Dizionario Filosofico
Epoché
Epoché, composto delle parole greche epi- ("su") e échein ("tenere"); ovvero "tenere sopra", "trattenere". L'epoché è il termine greco che designa l'astensione del giudizio sulle cose e sui fatti del mondo. Mentre l'epoché scettica dell'antichità era un concetto distruttivo, in quanto negava o costringeva a negare qualsiasi certezza, l'epoché di Husserl, nell'ambito della fenomenologia, mira a sospendere il giudizio sulle cose, in modo da permettere ai fenomeni che giungono alla coscienza di essere considerati senza alcuna visione preconcetta (come se li si considerasse per la prima volta).
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Edmund Gustav Albrecht Husserl (Prostějov, 8 aprile 1859 – Friburgo in Brisgovia, 26 aprile 1938) è stato un filosofo e matematicoaustriaco naturalizzato tedesco, fondatore della fenomenologia e membro della Scuola di Brentano.
La corrente filosofica della fenomenologia ha influenzato gran parte della cultura del Novecento europeo e non solo. Oltre a Max Scheler ebbe un profondo influsso sull'esistenzialismo e Martin Heidegger, ma indirettamente il suo pensiero ha influito anche sulle Scienze cognitive e sulla filosofia della mente odierne. Secondo Hubert Dreyfus, Husserl è da considerarsi il "padre delle ricerche contemporanee nella psicologia cognitiva e intelligenza artificiale".