domenica 26 febbraio 2012

Dorian Gray Trailer ITA HD

OSCAR WILDE






Oscar Wilde (Dublino 1854 - Parigi 1900) 
è stato probabilmente il maggior esponente dell'estetismo letterario, attraverso il quale volle definire la ribellione dell'artista alle brutture del mondo moderno, e può essere compreso nel quadro più grande del decadentismo di fine secolo

Celebre per i suoi aforismi, oltre che per le sue usanze stravaganti, che portarono un certo scandalo tra i benpensanti dell'epoca, e per le quali era frequentemente messo in ridicolo su giornali satirici come il Punch (ma che gli ottennero anche un ciclo di conferenze in America),
in realtà rappresenta uno scrittore che ha cercato di vivere con assoluta libertà di artista.

 Nelle opere più mature, l'estetismo si fonde con apparenze simboliche, prese dalla cultura francese, arrivando a sostenere che è la natura ad imitare l'arte, e non viceversa, in una reazione alla cupa visione didascalica della letteratura vittoriana, fino ad arrivare paradossalmente ad idee vicine al socialismo nel suo disprezzo per la società delle macchine.

E' molto noto il suo teatro, che porta a maggiori raffinatezze ed umorismo il genere boulevardier in voga all'epoca (Sardou e Dumas figlio): 
sono molto note Il ventaglio di Lady Windermere, 1893), e specialmente L'importanza di chiamarsi Ernesto (1895). 
Un significativo manifesto del suo estetismo decadente rimane il suo romanzo :
Il ritratto di Dorian Gray (1891), racconto della seduzione operata dal nobile Lord Henry Wotton sul giovane Dorian che passa tra le peggiori dissolutezze, sempre restando giovane di lineamenti, ma trasferendo lo sfascio della sua vecchiaia su un ritratto che Dorian coserva in soffitta. 









Oscar Fingal O' Flahertie Wills Wilde nacque a Dublino il 16 Ottobre 1854. Suo padre William era un rinomato chirurgo e uno scrittore versatile; sua madre Jane Francesca Elgée, una poetessa e un'accesa nazionalista irlandese. 
Il futuro scrittore dopo aver frequentato il prestigioso Trinity College a Dublino e il Magdalen College, divenne presto popolare per la sua lingua sferzante, per i suoi modi stravaganti e per la versatile intelligenza. 
Ad Oxford, dove fra l'altro vinse il premio Newdigate con il poema "Ravenna", conobbe due fra i maggiori intellettuali del tempo, Pater e Ruskin, che lo introdussero alle più avanzate teorie estetiche e che affinarono il suo gusto artistico. 

Nel 1879 soggiorna a Londra dove inizia a scrivere occasionalmente saggi giornalistici e pubblicare poemi. Nel 1881 escono i "Poems" che ebbero in un anno ben cinque edizioni. La sua chiarezza, il suo brillante modo di conversare, il suo ostentato stile di vita ed il suo stravagante modo di vestirsi fecero di lui una delle figure più salienti degli affascinanti circoli londinesi. Un tour di lettura durato un anno negli Stati Uniti incrementò la sua fama e gli diede l'opportunità di formulare meglio la sua teoria estetica che ruota intorno al concetto di "arte per l'arte". 

Nel 1884, ritornato a Londra dopo aver trascorso un mese a Parigi, sposa Costance Lloyd: un matrimonio più di facciata che dettato dal sentimento. Wilde è difatti omosessuale e vive questa condizione con enorme disagio, soprattutto a causa della soffocante morale vittoriana che imperava nell'Inghilterra del tempo. La costruzione di cartapesta eretta da Oscar Wilde non poteva però durare a lungo e infatti, dopo la nascita dei suoi figli Cyryl e Vyvyan, si separa dalla moglie a causa dell'insorgere della sua prima vera relazione omosessuale. 

Nel 1888 pubblica la sua prima collezione di storie per ragazzi "Il principe felice e altre storie", mentre tre anni dopo compare il suo unico romanzo, "Il ritratto di Dorian Gray", capolavoro che gli diede fama imperitura e per cui è conosciuto ancora oggi. L'aspetto peculiare del racconto, oltre alle varie invenzioni fantastiche (come quella del ritratto ad olio che invecchia al posto del protagonista), è che Dorian possiede indubbiamente molti dei tratti caratteristici dello scrittore, cosa che non mancò di scatenare l'ira dei critici, i quali ravvedevano nella prosa di Wilde i caratteri della decadenza e della disgregazione morale. 

Nel 1891, il suo "annus mirabilis", pubblica il secondo volume di favole "La casa dei melograni" e "Intenzioni" una collezione di saggi comprendente il celebre "La decadenza della menzogna". Nello stesso anno stende per la famosa attrice Sarah Bernhardt il dramma "Salomé", scritto in Francia e fonte ancora una volta di grave scandalo. Il tema è quello della forte passione ossessiva, particolare che non poteva non attivare gli artigli della censura britannica, che ne proibisce la rappresentazione. 

Ma la penna di Wilde sa colpire in più direzioni e se le tinte fosche le sono familiari, nondimeno si esprime al meglio anche nel ritratto sarcastico e sottilmente virulento. La patina di amabilità è anche quella che vernicia uno dei suoi più grandi successi teatrali: il brillante "Il ventaglio di Lady Windermere", dove, sotto l'apparenza leggiadra e il fuoco di fila delle battute, si nasconde la critica al vetriolo alla società vittoriana. La stessa che faceva la fila per vedere la commedia. 

Galvanizzato dai successi, lo scrittore produce una quantità considerevole di pregevoli opere. "Una donna senza importanza" torna alle tematiche scottanti (avendo a che fare con lo sfruttamento sessuale e sociale delle donne), mentre "Un marito ideale" è incentrato nientemeno che sulla corruzione politica. La sua vena umorisitca esplode nuovamente con l'accattivante "L'importanza di chiamarsi Ernesto", un'altra stilettata al cuore dell'ipocrita morale corrente. 
Questi lavori vennero definiti come perfetti esempi della "commedy of manners", grazie alle loro illustrazioni delle maniere e della morale dell'affascinante e un po' frivola società del tempo. 

Ma la società vittoriana non era così disposta a farsi prendere in giro e soprattutto a veder svelate le sue contraddizioni in maniera così palese e sarcastica. A partire dal 1885, la scintillante carriera dello scrittore e la sua vita privata vennero dunque distrutte. Già dal 1893 la sua amicizia con Lord Alfred Douglas, detto Bosie, mostra la sua pericolosità procurandogli non pochi fastidi e suscitando scandalo agli occhi della buona società. Due anni dopo viene appunto processato per il reato di sodomia. 

Entrato in carcere viene processato anche per bancarotta, i suoi beni sono messi all'asta mentre sua madre muore poco dopo. 
Viene condannato per due anni ai lavori forzati; è durante il periodo del carcere che scrive una delle sue opere più toccanti "De profundis", che non è altro che una lunga lettera indirizzata al mai dimenticato Bosie (il quale nel frattempo si era allontanato non poco dal compagno, quasi abbandonandolo). 
Sarà il vecchio amico Ross, l'unico presente fuori dal carcere ad attenderlo al momento della scarcerazione, a tenerne una copia e a farla pubblicare, come esecutore testamentario, trent'anni anni dopo la morte di Wilde. 

L'ultima opera, scritta dopo un riavvicinamento a Bosie, è "Ballata del carcere di Reading" che termina nel 1898 dopo essere uscito di prigione, durante un soggiorno a Napoli. Tornato a Parigi apprende della morte della moglie e, dopo un paio d'anni di spostamenti sempre insieme all'amato Bosie, il 30 novembre del 1900 Oscar Wilde muore di meningite.

OSCAR WILDE : LETTERA A BOSIE (Lord Alfred Douglas)


       
         Lunedì sera, 29 Aprile 1895
Mio carissimo ragazzo,
questa mia è per rassicurarti del mio eterno amore per te. Domani tutto sarà finito.
Se la prigione e il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore per te e l’idea, la convinzione più ancora che divina, che tu mi contraccambi, mi sosterrà nella mia infelicità e mi renderà capace, spero, di sopportare pazientemente il dolore. Poiché la speranza, o piuttosto la certezza, di incontrarti di nuovo da qualche parte, è lo scopo e l’incoraggiamento della mia vita attuale, ah! Devo continuare a stare al mondo per questo.
Il caro… è venuto a trovarmi oggi. Gli  ho dato diversi messaggi per te. Mi ha detto una cosa che mi ha rassicurato: mia madre non ha bisogno di nulla. Ho sempre provveduto a lei e l’idea che potesse soffrire di qualche privazione mi rendeva infelice. Per quel che ti riguarda (grazioso ragazzo dal cuore di Cristo), ti prego, appena avrai fatto tutto quello che puoi, parti per l’Italia, riacquista la tua tranquillità e scrivi quelle poesie che solo tu sai con quella tua grazia unica. Non esporti in Inghilterra, per nessuna ragione.
Oh se un giorno a Corfù, o in qualche altra isola incantata, ci fosse una piccola casa dove vivere insieme!
La vita sarebbe più dolce che mai.
Il tuo amore ha grandi ali ed è forte, il tuo amore arriva a me attraverso le sbarre della prigione e mi conforta, l’amore è la luce che illumina le mie ore.
Coloro che non sanno cos’è l’amore, so che scriveranno, se il destino ci sarà avverso, che io ho avuto una cattiva influenza su di te. Se sarà così, tu dovrai scrivere a tua volta che si tratta di una falsità.
Il nostro amore è stato sempre bello e nobile, se sono stato la vittima di una terribile tragedia, è perché la natura di questo amore non è stata compresa.
Nella lettera di questa mattina dici una cosa che mi dona coraggio. Devo ricordarla. Scrivi che è mio dovere, nei tuoi confronti e nei miei, vivere nonostante tutto. Credo che sia vero. Proverò a farlo.
Voglio che tu tenga il signor Humphrey informato sui tuoi movimenti, così quando verrà potrà dirmi cosa stai facendo. Credo che gli avvocati possano vedere i prigionieri abbastanza spesso. Così potrà comunicare con te.
Sono contento che tu te ne sia andato. So quanto deve esserti costato. Ma sarebbe stata un’agonia per me saperti in Inghilterra, quando il tuo nome fosse venuto fuori durante il processo. Spero che tu abbia copie di tutti i miei libri, le mie sono state vendute.
Tendo le mie mani a te. Possa io vivere per toccare le tue mani e i tuoi capelli. Penso che il tuo amore vigilerà sulla mia vita. Se dovessi morire voglio che tu viva una vita serena da qualche parte, circondato da fiori, libri, dipinti e tanto lavoro.
Cerca di farti sentire presto. Ti sto scrivendo questa lettera in mezzo a una grande sofferenza; questa lunghissima giornata in tribunale mi ha reso esausto.
Carissimo ragazzo, dolcissimo fra tutti gli uomini, il più amato e adorabile. Oh aspettami! Aspettami!
Sono ora, come sempre da quando ci siamo incontrati, con eterno amore devotamente tuo,
Oscar.



Monday evening, 29 April 1895
My dearest boy. This assure you of my immortal, my eternal love for you. Tomorrow all will be over. If prison and dishonour be my destiny, think that my love for you and this idea, this still more divine belief, that you love me in return will sustain me in my unhappiness and will make me capable, I hope, of bearing my grief most patiently. Since the hope, nay rather the certainty of meeting you again in some world is the goal and the encouragement of my present life,ah!...I must continue to live in this world because of that.Dear..... came to see me today.I gave him several messages for you. He told me one thing that reassured me: that my mother should never want for anything. I have always provided for her subsistence, and the thought taht she might have to suffer privations was making me unhappy. As for you have (graceful boy with a Christ-like heart) I beg you as soon as you have done all that you can, leave for Italy and regain your calm, and write those lovely poems which you do with such a strange grace. Do not expose yourself to England for any reason whatsoever. If one day, at Corfu or in some enchanted isle, there were a little house where we could live together, Oh! Life would be sweeter than it has ever been. Your love has broad wings and is strong, your love comes to me through my prison bars and comforts me, your love is the light of all my hours. Those who know not what love is, will write, I Know, if fate is against us, that I have had a bad influence upon your life. If they do that, you shall write, you shall say in your turn, that it is not so. Our love was always beautiful and noble, and if I have been the butt of a terrible tragedy, it is because the nature of that love has not been understood. In your letter this morning you say something which gives me courage. I must remeber it. You write that it is my duty to you and to myself to live in spite of everything. I think that is true. I shall try and I shall do it. I want you to keep Mr Humphreys informed of your movements so that when he comes ha can tell me what you are doing.I believe solicitors are allowed to see the prisoners fairly often. Thus I could communicate with you. I am so happy that you have gone away! I know what that must have cost you. It would have been agony for me to think that you were in England when your name was mentioned in court. I hope you have copies of all my books. All mine have been sold.I stretch out my hands towards you. Oh! May I live to touch your hair and your hands. I think that your love will watch over my life. If I should die, I want you to live a gentle, peaceful existence somewhere, with flowers, books and lots of work. Try to let me hear from you soon. I am writing you this letter in the midst of great suffering; This long day in court has exhausted me. Dearest boy, sweetest of all young men, most loved and most loveable.
Oh! wait for me! wait for me! I am now, as ever since the day we met, yours devoutly and with immortal love,

Oscar.



sabato 25 febbraio 2012

Wisława Szymborska


Nata a Kornik il 2 luglio 1923 e morta a Cracovia il primo febbraio 2012 
è stata una poetessa e saggista polacca.
Premiata con il Nobel nel 1996
 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni. 
In Polonia, i suoi volumi raggiungono cifre di vendita che rivaleggiano con quelle dei più notevoli autori di prosa, nonostante in un'occasione Szymborska abbia ironicamente osservato, nella poesia intitolata Ad alcuni piace la poesia (Niektorzy lubią poezje), che la poesia piace a non più di due persone su mille.


Non c'è vita che almeno per un attimo

non sia  immortale.

la morte è sempre in ritardo

di quell'attimo.

Invano scuote la maniglia 

d'una porta invisibile. 

A nessuno può

sottrarre il tempo raggiunto.

Associazione Italiana Dislessia: Si parla di Dislessia su "LE IENE"

Associazione Italiana Dislessia: Si parla di Dislessia su "LE IENE"