martedì 2 novembre 2010

Il 2 novembre 1975 morì PIER PAOLO PASOLINI






Siamo stanchi di diventare giovani seri,

o contenti per forza, o criminali, o nevrotici:
vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.
Non vogliamo essere subito già così senza sogni.


PIER PAOLO PASOLINI









Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922  Ostia, 2 novembre 1975) è stato uno scrittore, poeta, giornalista, drammaturgo, sceneggiatore,regista, attore e montatore italiano.

È considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo. Dotato di un'eccezionale versatilità culturale, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi come poeta, romanziere, linguista, giornalista e cineasta.



Attento osservatore della trasformazione della società dal dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi italiana, ma anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti.




http://www.poesia-creativa.it/pasolinibiog.htm
PIER PAOLO PASOLINI Nacque a Bologna nel 1922.

 Dopo un'infanzia trascorsa in varie città del Veneto e dell'Emilia, compie a Bologna gli studi liceali e universitari.

 Il forte legame con la madre friulana lo spinse a cercare nel dialetto materno un mezzo col quale esprimere un delicato e fantastico mondo poetico: nacque Poesie a Casarsa (1942), poi confluito nella raccolta La meglio gioventù (1954).

Durante la guerra soggiorna con la madre a Casarsa.


CASARSA


Dedica.

Fontana di aga dal me país.

A no è aga pí frescia che tal me país.

Fontana di rustic amòur.




 Nel 1947 si iscrive al partito comunista, maturando un'attenzione verso la sfera della politica e del sociale che troverà d'ora in poi un riflesso costante nelle sue opere. Nel frattempo era diventato insegnante di scuola media. Sospeso dall'insegnamento, si trasferì a Roma. Qui restò affascinato dal vitalismo del sottoproletariato romano, di cui reinventò il linguaggio e l'esistenza picaresca nei due romanzi Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959).

 Nel 1957 pubblica Le ceneri di Gramsci, nel 1958 i versi funerei e barocchi dell'L'usignolo della chiesa cattolica. Seguirono i poemetti di La religione del mio tempo (1961) e Poesia in forma di rosa (1964), dove la conoscenza del reale si stempera nel senso della solitudine e nella rievocazione nostalgica del mondo contadino.

 Intanto nel 1961 aveva esordito come regista cinematografico, inaugurando un'attività che lo accompagnerà per tutto il resto della vita. Autore di film di grande successo, saggista ritorna alla poesia con Trasumanar e organizzar (1971) e La nuova gioventù (1975).

 Muore in circostanze tragiche a Roma nel 1975.







Le ceneri di Gramsci . Undici poemetti in terzine scritti tra il 1951 e il 1956, pubblicati nel 1957. Soggetto poetico della raccolta è il sottoproletariato delle borgate romane, a cui l'autore aderisce psicologicamente, ma non senza sostanziali conflittualità tra questa idealizzata dimensione, il suo essere borghese e l'ideologia marxista professata. La raccolta prende il titolo da uno dei poemetti in cui l'autore si rivolge idealmente a Gramsci nel luogo in cui le sue ceneri sono sepolte.



Trasumanar e organizzar. Raccolta in cui il verso si allontana dalla tradizione per giungere a una completa libertà espressiva, molto prossima a quella della prosa. I temi dell'attualità sospingono l'ispirazione pasoliniana verso posizioni polemiche che saranno proprie dello scrittore anche negli articoli giornalistici che di lì a poco inizierà a pubblicarere.




Da  Le ceneri di Gramsci

Diversamente rossi, due gerani.
Lì tu stai, bandito e con dura eleganza
non cattolica, elencato tra estranei morti:
 Le ceneri di Gramsci... Tra speranza
e vecchia sfiducia, mi accosto, capitato
per caso, in questa magra serra, innanzi
alla tua tomba, al tuo spirito restato
quaggiù tra questi liberi. (O è qualcosa
di diverso, forse, di più estasiato
e anche di più umile, ebbra simbiosi
d'adolescente di sesso con morte...)
E, da questo paese in cui non ebbe posa
la tua tensione, sento quale torto
- qui nella quiete delle tombe - e insieme
quale ragione - nell'inquieta sorte
nostra - tu avessi stilando le supreme
pagine nei giorni del tuo assassinio.
Ecco qui ad attestare il seme
non ancora disperso dell'antico dominio,
questi morti attaccati a un possesso
che affonda nei secoli il suo abominio
e la sua grandezza: e insieme, ossesso,
quel vibrare d'incudini, in sordina,
soffocato e accorante - dal dimesso
rione - ad attestarne la fine.




domenica 31 ottobre 2010

“TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE”


 
RIFLESSIONI SULL’AMORE
DOPO LA LETTURA DELLA POESIA DI DANTE:
 (CON QUALCHE CORREZIONE) 

 “TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE”    Dante- Vita Nova -
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender non la può chi no la prova;

e par che da la sua labbia si mova
uno spirto soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.

L’amore di Dante per Beatrice è uno degli amori più famosi della letteratura italiana, un amore espresso da Dante secondo il raffinatissimo galateo di quei tempi.
L’amore che prova Dante è così forte che gli altri guardano e notano solo la sua Beatrice, bella e gentile, addirittura come un miracolo divino, che solo allo sguardo suscita una inesprimibile dolcezza.
La figura di Beatrice è il miglior confronto con l’”anima gemella” di cui si parla sempre. Ognuno di noi cerca la propria Beatrice per vivere le migliori emozioni del mondo e per completarsi sia nel carattere che fisicamente.
Dante ha un amore molto forte per Beatrice, a tal punto da venerarla e da descriverla come la più bella e dolce di tutte le donne esistenti al mondo; si può paragonare perfettamente all’amore di oggi, per quello che ne rimane, visto che i giovani di oggi pensano soprattutto all’aspetto fisico invece di notare la bellezza interiore data dal carattere e dall’animo. L’amore per me è la cosa più bella del mondo, anche se, quando purtroppo finisce, lascia un’impressione di vuoto e di nullità nella persona ferita; sembra proprio che il dolore provato sia come se ti si spezzi il cuore. Ed è la cosa più brutta che può capitare ad una persona.
            Antonio S.
Nella poesia Dante descrive la donna come un miracolo. Negli ultimi tempi l’amore di cui parla Dante può sembrare un po’ esagerato; questo non vuol dire che le donne devono essere trattate come “oggetto”, però non sono più considerate come una volta. Oggi, per esempio, viene notata meno la bellezza interiore e più quella esteriore.

Marco S.

Al giorno d’oggi la bellezza e la gentilezza non sono considerate così come nella poesia di Dante, e non si hanno più da provare in amore nè ansie, paure, né il sentirsi migliori . Ora tra ragazzi e ragazze non si prova niente, non si prova amore, solamente in casi rarissimi.
         Roberto M.



Cos’è per me l’amore? Io lo vedo come la cosa principale della vita. L’amore dà il giusto sapore alla vita. E’ felicità, gioia, tutto. Nella poesia Dante dice che la donna conquista non solo per la bellezza, ma anche per la gentilezza. Per me è giusto che sia così. La ragazza o il ragazzo che sia nei miei interessi deve avere un ottimo carattere; per innamorarsi ci deve essere intesa tra i due, gentilezza, dolcezza; divertimento ma anche ansia, tristezza, malinconia. L’attrazione è un fattore psicologico: la mente ci spinge ad amare chi pensa come noi, per questo cerchiamo l’anima gemella. Deve essere caratterialmente molto simile a noi.
Il rapporto fisico deve essere l’applicazione dell’amore che si prova.
Non si può parlare d’amore con toni bruti e bruschi. Ci vuole dolcezza. L’amore è fatto di similitudini perché un semplice “ti amo” non basta, ci vuole ben altro. Paragono l’amore a tutto ciò che è bello. L’amore è una leggera iniezione di dolce cioccolato bianco nelle vene, una striscia di lieve zucchero a velo sniffato. L’amore è fortemente dolce, l’amore crea dipendenza come una droga, è anche una droga, ma non si muore mai per abuso di amore. Viviamo d’amore, per lo meno io .
Marco P.


Per me l’amore è un sentimento che si prova per una ragazza che si ama veramente e non solo per la bellezza estetica e per il contatto fisico. Secondo me bisogna anche guardare la bellezza interiore della ragazza, come per esempio la sua gentilezza. La gentilezza è una cosa astratta che si sente, si capisce, quando una persona fa un bel gesto verso un’altra. Nell’amore si provano anche l’ansia e la paura, perché non sempre tutto va bene, ma molte volte per una semplice litigata si può anche rischiare di perdere la persona che si ama. Si può provare ansia e paura anche prima di iniziare un rapporto sociale, prima di incontrare una ragazza: non si sa se lei accetta te per la tua bellezza, gentilezza, ecc…
Nell’amore c’è anche il sentirsi migliori:  quando stai con la ragazza che ami veramente, questo  ti fa sentire importante, orgoglioso e migliore.
Daniele M.



A differenza di come la vedevano gli Stilnovisti , attualmente la donna è vista sotto diverse ottiche: nell'ambito della giovinezza raramente si parla di amore; la parola amore, l'innamorarsi, è considerato con troppa superficialità. Credo che la maggior parte dei ragazzi della mia età pensi solo al fattore fisico del rapporto con la donna e che cerchino di arrivare ad un solo obiettivo cioè al rapporto sessuale. A questo proposito tutti questi ragazzi non hanno idea della differenza tra consumare il rapporto sessuale di per sè o farlo con amore: l'amore vero è provato da pochissime persone, mentre la massa dei ragazzi la pensa in maniera totalmente diversa. In ogni caso anche l'amore di queste poche persone è molto diverso da quello degli Stilnovisti, che è totalmente scomparso. Per esempio io credo che oggi una persona che mostra dolcezza e umiltà sia oggetto di presa in giro da parte della massa.

Mattia S.



La bellezza è soggettiva, se non in alcune donne di spettacolo che sono belle agli occhi di tutti. La donna Bella per me, oltre che fisicamente, è quella che è semplice, onesta, intelligente e rispettosa, caratteristiche che non in tutte le si può trovare. Quando ti innamori di lei, la metti al di sopra di tutto, perchè puoi condividere tutto con lei e puoi fidarti. E' una sensazione di totale benessere e di tranquillità, ma allo stesso tempo anche di paura in quanto io tengo a lei e temo che il rapporto ottimo con lei possa un giorno finire; e di ansia quando per esempio è in giro di notte o è in viaggio in macchina. Tutto questo è bello perchè aiuta a migliorare te stesso e capire perchè i tuoi genitori si preoccupano facilmente e sono in ansia per te.E' lo stesso motivo: loro amano me, ci tengono, così come io mi preoccupo per lei. L'amore ti aiuta ad essere più maturo anche quando a volte saltano fuori degli argomenti in cui c'è un confronto diretto e magari ti capita di cambiare idea su qualcosa.

Sundhar M.



Dante in questa poesia descrive la figura della donna come una figura ultraterrena che riesce a far soffermare tutti nel momento in cui passa. 
Secondo me la donna deve essere ammirata come quella descritta nella poesia di Dante, deve essere di bell'aspetto ma deve anche avere un comportamento "femminile". Ultimamente la donna è vista troppo spesso come un oggetto da sfruttare.

Alberto E.


Nel mondo di oggi l'uomo non considera sempre la donna per la sua bellezza interiore, ma solo per l'aspetto esteriore. Ma in una donna non si dovrebbe guardare solo la bellezza fisica. La gentilezza secondo me è presente in ogni donna.
La paura è un sentimento molto legato all'amore perchè l'uomo ha paura di sbagliare, di non essere adeguato: infatti molte persone quando si innamorano decidono di cambiare, di migliorarsi. L'uomo ha paura di perdere la donna che ama. Dante nella poesia descrive la donna come una creatura perfetta e quando tutti la guardano lui non si ingelosisce; invece nel mondo di oggi l'uomo si sarebbe alterato e non sarebbe stato felice come Dante. Il concetto di amore al giorno d'oggi è cambiato, per la maggior parte delle persone è solo un amore fisico.
Antonello S.


 La bellezza è una cosa che un uomo o una donna trova nel suo compagno anche se non è bello fuori. La bellezza esteriore invece può essere trovata da tutti. La gentilezza è una cosa astratta che ci arriva dai comportamenti corretti, nei nostri confronti, assunti da chi definiamo gentile.
L'ansia è la paura di qualcosa, la paura di ciò che può accaderci e può mandarci in crisi, come perdere l'amore o un amico caro.

Emilio T.




Ormai la donna non è più vista come nel 1200, ma viene vista semplicemente come un essere umano di cui si valorizza sia l’aspetto fisico sia il carattere.  Dante vede la donna come una figura angelica e ne valorizza solo il carattere spirituale senza utilizzare nessuna  descrizione fisica, invece nei nostri  giorni la donna viene notata  soprattutto nel suo aspetto  esteriore …
In questa poesia Dante non usa il verbo “pare” come “sembrare”, ma lo intende come “essere”, e ripete una serie di parole chiave che fanno capire meglio l’essenza della donna. Dante parla del miracolo divino che Dio ha fatto mandando sulla terra un angelo come Beatrice, che non solo lui considerava così, ma tutti quelli che la vedevano e che rimanevano a bocca aperta nell’ammirarla.
Dante prova un sentimento di amore così grande verso la donna che provoca in lui un’ansia, una paura che ancora oggi si ha quando si è innamorati, anche se tutti nello stesso tempo sanno che l’amore in realtà è la cosa più bella del mondo … L’amore anche ai nostri tempi fa questo effetto e porta agli stessi sentimenti che Dante descrive, porta anche delle paure, magari perché non ci si fida ciecamente e quindi subentra la gelosia, ma l’amore anche oggi  aiuta a migliorarsi, confrontandosi con la persona che si ama e risolvendo insieme i problemi della nostra età.
Piero P. 



Beatrice appare come una donna stupenda, una bellezza divina, gentile e umile. Praticamente perfetta. Dante dice che Beatrice lo aiuta a star meglio ed è un miracolo sceso dal cielo. Con questo paragone, descrivendola come un angelo, trasmette a chi legge e fa capire quanto l’amava, che per lui l’amore era una cosa fondamentale per andare avanti. Si capisce che Dante aveva dentro di sé un fuoco d’amore e che amava la sua donna veramente tanto che la considera unica e speciale tra tutti e tutte.
Anche io mi rispecchio in tutto ciò, perché quando si ama veramente una donna ci si sente bruciare dentro, si sente di stare bene, la si vede veramente come un dono di Dio, la si considera unica e bellissima e ci si sente veramente fortunati.
Nel sonetto, Dante parla anche di alcuni aspetti religiosi, in quanto concilia l’amore terreno con quello divino e vede Beatrice quasi come Dio. Questo amore di Dante per Beatrice non è normale, perché lui sa che della bellezza di Beatrice tutti si innamorano e lui di questo non è geloso ma anzi ne va fiero perché lo rende ancora più sicuro della bellezza e della perfezione della sua tanto amata Beatrice.
 Albino M.



Secondo me questa poesia è una delle più belle perché fa capire alle persone quanto è forte l’amore di un uomo (Dante) per una donna (Beatrice). Lo spettacolo di questa poesia è offerto da questa apparizione celeste. E' la nobiltà, l’umiltà della donna che suscitano l’amore. L’amore per Beatrice altro non è che un mezzo per l’elevazione spirituale.
Simone M.


La donna ormai non è più vista come la vedeva Dante ma viene vista come un  essere umano, mentre Dante la vedeva come una figura angelica. Adesso le donne, soprattutto quelle giovani, vengono trattate come oggetti, vengono fatte prostituire. Invece secondo la visione di Dante la donna era un miracolo venuto dal cielo e bisognava adorarla. Prima la donna veniva adorata non solo per la bellezza ma anche per il carattere, però le ragazze di adesso non hanno più pudore e pensano solo al rapporto fisico senza amore.
Antonio P.


Dante paragona la donna ad un angelo, che prova l’esistenza divina. E’ come un miracolo in terra. Quindi Dante connette l’amore terreno con quello divino. Dante era entusiasta del fatto che Beatrice fosse molto bella e non era geloso qundo tutti la guardavano stupiti della sua bellezza, ma invece era contento perchè considerava Beatrice la donna più bella del mondo. Così vuole fare capire il suo amore per Beatrice.
Al giorno d’oggi ci si può innamorare provando diverse sensazioni come: paura di perdere la propria donna,  ansia quando non si è insieme, ma anche sentirsi migliori quando l’amore è corrisposto. Ci sono momenti belli ma anche momenti in cui c'è più ansia e insicurezza e perciò, ad esempio quando si viene lasciati dalla propria donna, si prova tristezza, angoscia, dolore.

Gabriele F.





Benjamin Franklin secondo Walt Disney - Ben And Me (1/2) - 1953

Walt Disney - Ben And Me (2/2) - 1953

domenica 24 ottobre 2010

2010 Anno Internazionale della Biodiversità

 

L’Assemblea Generale dell’ONU ha proclamato il 2010 Anno Internazionale della Biodiversità, ponendo all’attenzione del mondo intero la questione dell’impoverimento ambientale del pianeta a seguito della distruzione degli ecosistemi.

 

  

 

Nagoya il vertice sulla biodiversità




Il 18/10/2010  Si  è aperta in Giappone la Conferenza delle Parti sulla Convenzione per la Biodiversità (COP10): il vertice più importante dell’ultimo decennio per la difesa della ricchezza di vita sulla terra. Il DIARIO di Isabella Pratesi.




'Biodiversamente'' fa il tutto esaurito
di Ansa
(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Tutto esaurito nei musei scientifici, orti botanici, acquari, Oasi Wwf, che hanno animato la prima edizione di 'Biodiversamente'.Il Festival dell'Ecoscienza, organizzato dal Wwf e dall'Associazione Nazionale Musei Scientifici,ha aperto le porte sull'immenso patrimonio di natura conservato nei luoghi della ricerca evidenziando il lavoro di centinaia di ricercatori.''Chi ha scoperto il valore della biodiversita',ha detto Bologna, direttore del Wwf Italia,domani vorra' difenderla sempre meglio'' 


Le richieste del WWF al governo italiano
L’Italia si presenta finalmente al vertice di Nagoya avendo adottato, dopo 16 anni dalla ratifica da parte del nostro Paese della Convenzione internazionale della biodiversità (1994), con le carte in regola dal punto di vista istituzionale: la Strategia nazionale della biodiversità elaborata dal Ministero dell’ambiente e approvata dalla Conferenza Stato-Regioni, e fortemente voluta dal WWF, è stata approvata il 7 ottobre scorso.
A questo punto il WWF Italia ha ricordato in una lettera inviata il 14 ottobre al Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che il Governo centrale e le Regioni devono dare vita ad una cabina di regia che, in coerenza con gli impegni al traguardo del 2020 che verranno assunti a Nagoya, deve tradurre gli obiettivi e gli strumenti individuati dalla Strategia in misure concrete per contenere e invertire la perdita di biodiversità e in veri e propri piani d’azione, sostenuti da adeguate risorse.
“Bisogna che già in occasione della COP 10 di Nagoya le istituzioni del nostro Paese confermino nei fatti di considerare il patrimonio naturale e i servizi che vengono resi dagli ecosistemi come parte integrante della nostra ricchezza nazionale e del benessere della comunità” – ha dichiarato Isabella Pratesi, responsabile Programma Conservazione del WWF Italia.


L’Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità con 57.468 specie animali (8,6% endemiche) 12.000 specie floristiche (13.5%) endemiche, ma molto di questo patrimonio si sta perdendo. Sono a rischio attuamente il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi e l’88% dei pesci di acqua dolce 


Le richieste WWF

  • Quattro sono gli impegni solenni che il WWF Italia chiede al nostro Governo in occasione di Nagoya: 
  • 1.destinare adeguate risorse economiche alla tutela della biodiversità a partire dalla finanziaria 2011, partendo da quei circa 30 milioni di euro necessari, a superare il taglio del 50% dei fondi per le aree protette previsto nella Manovra 2011-2012 varata lo scorso luglio
  • 2. procedere alla redazione e alla prima attuazione di Piani d’azione regionali, che rendano concreta e visibile l’intervento istituzionale 
  • 3. tenere in conto la natura, definendo quegli indicatori di sostenibilità che sono previsti nella riforma della contabilità pubblica del 2009 (legge 196/2009)
  • 4. procedere alla definizione di una legge quadro nazionale sulla biodiversità, come stabilito nella Strategia.

Questi sono obiettivi immediati coerenti con l’agenda di Nagoya  ma va anche tenuto conto che la COP 10 indica il percorso che l’Italia deve intraprendere da qui al 2020 e che per il WWF dovrà vedere il nostro Paese impegnarsi dal punto di vista istituzionale per: 
  • a) intervenire per frenare il consumo del suolo e il cambio di destinazione d’uso del territorio allo scopo di rendere coerenti con questi obiettivi i piani paesaggistici e territoriali  
  • b) definire un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici basato sull’aumento della capacità di recupero degli ecosistemi 
  • c) indirizzare virtuosamente i finanziamenti europei dei Fondi strutturali e dei Piani di sviluppo rurale nazionale e regionale; 
  • d) concordare programmi di cooperazione e scambio dei Paesi del Mediterraneo a tutela della biodiversità 
  • e) creare le condizioni amministrative ed economiche perché si sviluppi il mercato delle professioni verdi, dei green job. 

domenica 17 ottobre 2010

SETTIMANA CONTRO LA VIOLENZA


CONTINUA DAL POST CHE PRECEDE - PER LA SETTIMANA CONTRO LA VIOLENZA


INTERVISTA A KARL POPPER
Che cos'è la civiltà? È la lotta contro la violenza. C'è progresso civile, se c'è lotta alla violenza: per la pace tra le nazioni, per la pace all'interno delle nazioni e specialmente per la pace nelle nostre case.
  Secondo la dottrina liberale l'individuo deve avere delle responsabilità. L’individuo è libero di fare ciò che vuole, finché si assume delle responsabilità e vi conforma i suoi comportamenti. Ma se diventa violento e aggredisce i suoi vicini deve essere punito.
 C'è una bella battuta sulla libertà, nata in un Tribunale americano. Un uomo dice: "Sono un uomo libero e quindi posso dirigere il mio pugno in qualsiasi direzione". Al che il giudice gli risponde: "È vero che lei è un uomo libero, ma il limite al movimento del suo pugno è il naso del suo vicino".
 In due parole il limite del vostro movimento è il naso del vostro vicino, se vogliamo una società da cui sia esclusa la violenza .
 Questo è il fondamento di una società civile.  
 Ci sono due tipi di società: il primo è quello dove regna la legge, in cui la legge è introdotta e perfezionata gradualmente in funzione dei seguenti scopi: limitare la libertà individuale solo quando è necessario, ed evitare per quanto possibile la violenza. Ecco il principio razionale che deve ispirare la legge.
Il contenuto della legge deve essere semplicemente, come dicevo prima, che il naso del mio vicino segni un limite al libero movimento dei miei pugni, o meglio che quel limite sia stabilito a una distanza, diciamo, di 8 centimetri dal naso del mio vicino. Questo deve dire una buona legge.
 La seconda possibilità è il regno del terrore, il regno della violenza e della paura. Ne abbiamo vista troppa, in particolare sotto i regimi nazista e comunista. Milioni e milioni di persone hanno sofferto nei modi più orribili sotto il regno della violenza.
Noi dobbiamo lavorare attivamente per contrastarlo.
Perciò bisogna formare gli individui alla civiltà, influendo sulle loro aspettative.
Questo è il mio progetto educativo.
Il liberalismo non significa fare qualsiasi cosa mi piaccia; posso fare qualsiasi cosa, purché non metta in pericolo gli altri cittadini. E se faccio qualcosa che mette gli altri in pericolo, allora devo essere privato del diritto di farlo.
 È assai semplice. Se uno dice: "Posso guidare alla velocità che voglio, dalla mano che preferisco", quell'uomo rappresenta un pericolo per sé e per gli altri. Ci vuole una legge precisa che tutti devono rispettare: o guidare a sinistra, come in Gran Bretagna, o a destra, come in Italia.

Tratto da - Rai Educational -  13/4/1993

LA LITE IN METROPOLITANA
Roma, chiesto l'arresto dell'assassino
Dopo la morte di Maricica Hahaianu, l'infermiera romena di 32 anni colpita con un pugno alla stazione Anagnina, a Roma, l'aggressore finirà in carcere.


L'ha uccisa a pugni, ora va in carcere
«Mi pento, la prigione mi fa paura»
20:36   CRONACA Si è aggravata la posizione di Alessio Burtone dopo la morte dell'infermiera Maricica Hahaianu colpita al volto e uccisa dopo una lite per futili motivi davanti a una biglietteria del metrò. Per il pm l'uomo deve andare in carcere.






Lampedusa - le violenze in un contesto familiare di estremo degrado

Facevano prostituire le loro tre bambine
per pochi euro, genitori arrestati

Ai domiciliari anche un 78enne «amico di famiglia»: ha partecipato agli abusi sulle piccole

 

 

ESTREMO DEGRADO - Le indagini, che hanno evidenziato una situazione di estremo degrado, sono state avviate in seguito alle segnalazioni da parte dei servizi sociali, che già a partire dal 2007 si erano occupati della famiglia tanto da indurre il Tribunale per i minorenni a trasferire le figlie presso una comunità. Nel corso di alcuni colloqui in comunità una delle bimbe avrebbe raccontato i numerosi episodi di abusi sessuali di gruppo ai quale era stata sottoposta insieme alle sorelline, anche da parte di minorenni, in cambio di somme di denaro comprese tra 3 e 10 euro che venivano poi consegnate ai genitori.
I MALTRATTAMENTI - Le indagini condotte dalla Procura per i minorenni di Palermo hanno consentito di trovare numerosi riscontri non solo relativamente agli abusi sessuali, ma anche a maltrattamenti fisici: le bimbe venivano infatti sistematicamente picchiate con colpi di bastone e prese a morsi nelle gambe. Secondo gli investigatori le violenze sarebbero state commesse dal «padre padrone» ma anche «con la complicità e la divertita partecipazione della madre». Nei confronti dei genitori e dell' «amico» sono così scattati gli ordini di custodia cautelare; le tre bimbe hanno chiesto di essere affidate a un'altra famiglia. (fonte: Ansa)

 

"Uccisero Sarah perché tacesse sulle molestie"

Il pm: "Sabrina trascinò la cugina in cantina e la bloccò, mentre Michele Misseri la strangolava"

Il pm: "Misseri è stato chiaro sul ruolo della figlia, ha individuato con chiarezza e precisione Sabrina come la persona che conduceva con la forza Sarah nel garage". La madre di Sarah: "Sabrina negherà sempre come la Franzoni". ah uccisa dallo zio, Sabrina la teneva ferma"

 

 

 


 

 Ivan, l'uomo nero di Italia-Serbia

 

 

 

Scrive a Carla Bruni la mamma
del ragazzo morto in carcere in Francia

Cira Franceschi, picchiata a Grasse, chiede aiuto alla moglie di Sarkozy per fare chiarezza

 


L'OMICIDA HA CONFESSATO

Savona, donna uccisa dal compagno

A uccidere Kamila Lisadorska è stato Niccolò Walter Vivado. I figli della donna, di 4 e 6 anni, hanno ritrovato il corpo senza vita. L'arma del delitto è un coltello da pane.


VIOLENZA E NATURA
-                       “E’ scientificamente scorretto sostenere che abbiamo ereditato dai nostri  antenati animali la propensione a fare la guerra. Se la lotta è largamente presente tra le specie animali, sono molto rare le lotte tra individui della stessa specie… E in nessun caso implicano l’uso delle armi. La guerra è un comportamento specificamente umano e il fatto che siano profondamente cambiati i modi di condurla mostra che è un prodotto della cultura….”
-                 “E’ scientificamente scorretto affermare che la guerra o la violenza siano forme di comportamento geneticamente programmate nella natura umana. Componenti genetiche sono certamente parte della dotazione di risorse che ciascun essere umano possiede alla nascita, ma tali potenzialità e tendenze si sviluppano pienamente solo nel quadro dell’ambiente socio-culturale nel quale il soggetto cresce…”
-                      E’ scientificamente scorretto affermare che gli esseri umani hanno un “cervello violento”. Se è vero che possediamo un sistema nervoso che ci permette di agire con violenza, esso non viene attivato in modo automatico da stimoli interni o esterni… Le funzioni superiori del sistema nervoso filtrano gli stimoli prima di rispondere e i nostri comportamenti di risposta sono modellati dai nostri condizionamenti culturali e dai nostri modelli di socializzazione. Nulla nella nostra fisiologia nervosa ci costringe ad agire violentemente…”

Citazioni tratte dalla Dichiarazione di Siviglia sulla violenza, 1986.
(documento scientifico stilato per l'ONU nel 1986 da un gruppo internazionale di esperti sotto il patrocinio dell'UNESCO)

sabato 16 ottobre 2010

LA FAME NEL MONDO 2010 FAO DELL'ALIMENTAZIONE

http://www.fao.org/getinvolved/worldfoodday/it/ 


Giornata mondiale dell'alimentazione 2010 "Uniti contro la fame".

Il tema di quest’anno, Uniti contro la fame, è stato scelto per riconoscere gli sforzi compiuti contro la fame nel mondo a livello nazionale, regionale e internazionale.
Unirsi contro la fame diventa realtà quando stato, organizzazioni della società civile e settore privato lavorano in associazione a tutti i livelli per sconfiggere la fame, la povertà estrema e la malnutrizione.
Nel 2009 è stata raggiunta la soglia critica di un miliardo di persone che soffrono la fame in tutto il mondo, in parte a causa dell’aumento dei prezzi alimentari e della crisi finanziaria


Il Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare (denominato "Vertice sulla fame") tenutosi a novembre 2009, ha adottato una
dichiarazione che rinnova l’impegno assunto nel Vertice alimentare mondiale 1996 per eliminare, in modo sostenibile, la fame
dalla faccia della terra. La Dichiarazione invocava anche un aumento dei finanziamenti nazionali e internazionali a favore
dell’agricoltura, nuovi investimenti nel settore rurale, una migliore gestione di governo sulle questioni alimentari globali in
associazione con le parti interessate del settore pubblico e privato, nonché un'azione più incisiva per affrontare la minaccia
che il cambiamento climatico pone sulla sicurezza alimentare.





La produzione alimentare dovrà aumentare del 70% per nutrire quella che, entro il 2050, sarà una popolazione di nove
miliardi di persone. Con la scarsità della terra, gli agricoltori saranno obbligati ad ottenere un rendimento maggiore dalla terra
già coltivata, senza poter espandere le coltivazioni. Ma una produzione alimentare intensiva significa, da sempre, maggiore
dipendenza da pesticidi e fertilizzanti ed un utilizzo eccessivo di acqua: fattori che possono degradare sia i terreni che le
risorse idriche.



La produzione alimentare deve espandersi sufficientemente per soddisfare i bisogni futuri. Gli stati, tramite i loro governi, attuano leggi, regole, regolamenti e programmi. A vari livelli, lo stato ha l’autorità per incoraggiare un’agricoltura responsabile dal punto di vista ambientale. Ad esempio, può adottare leggi che garantiscano il possesso della terra, che permettano agli agricoltori di sentirsi sicuri sulla loro terra e di adottare metodi di coltivazione per produrre il cibo necessario con una prospettiva a lungo termine, che includa anche la difesa delle risorse naturali. Lo stato può anche controllare la qualità dei
prodotti utilizzati, facendo sì che vengano etichettati, commercializzati e applicati in modo da ridurre i rischi. I governi devono  promuovere l’approccio ecosistemico tramite la legislazione e la politica pubblica.


In questa Giornata mondiale dell’alimentazione 2010, in un momento in cui non ci sono mai state così tante persone che soffrono la fame al mondo, riflettiamo sul futuro. Con la forza di volontà, il coraggio e la determinazione – e con molti attori che collaboreranno e si aiuteranno a vicenda – è possibile produrre più cibo, in modo più sostenibile, e farlo arrivare nelle  bocche di coloro che ne hanno più bisogno.


Cagliari ha aderito alla Giornata mondiale dell'alimentazione indetta dalla Fao e che si svolge in 100 piazze italiane. Mani Tese, Actionaid, Slow Food e Oscar Romero sono presenti dalle 10 alle 20 ai Giardini pubblici con l'iniziativa 'Oltre il cibo'. 

"L'obiettivo è quello di rivendicare il diritto al cibo buono, pulito e giusto per tutti. Quindi mettere l'accento su temi quali commercio equo e solidale, agricoltura sostenibile, consumo consapevole, per sensibilizzare i cittadini verso il consumo intelligente per combattere la fame attraverso il modello 'Sovranità Alimentarè"'



Povertà e fame, alle Nazioni Unite
l’Italia si impegna poco e male
Siamo gli unici a non aver pagato i soldi promessi per l’Aids. Le Nazioni Unite hanno chiesto ai paesi ricchi di stanziare lo 0,7% del Prodotto interno lordo in finanziamenti per lo sviluppo del terzo mondo. Roma ha stanziato soltanto lo 0,16%.



Il governo italiano arranca non solo per gli aiuti ufficiali (quelli pubblici, stanziati da un governo all’altro), ma anche in altri settori. Il Fondo globale per la lotta all’Aids, la malaria e la tubercolosi, che può contare su un mix di consistenti fondi pubblici e privati, sta ancora aspettando i 260 milioni di euro che il nostro Paese aveva promesso per il 2009 e il 2010.


 

Il presidente del Fondo, Michel Kazatchkine, ha detto che “l’Italia si era impegnata a versare 130 milioni di euro l’anno dal 2008 al 2010: abbiamo ricevuto il primo dei tre versamenti”. Siamo l’unico Paese a non aver versato i soldi promessi.