mercoledì 27 luglio 2011

CHARLES BAUDELAIRE - L'UOMO E IL MARE


L’uomo e il mare


Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
Nello svolgersi infinito della sua onda,
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.

Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
L’accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
Si distrae a volte dal suo battito
Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.

Siete entrambi tenebrosi e discreti:
Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!

E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
Vi combattete senza pietà né rimorsi,
Talmente amate la carneficina e la morte,
O eterni rivali, o fratelli implacabili!

Charles Baudelaire, 1857

2 commenti:


Anonimo ha detto...
Anime sospese le ho viste aggirarsi in tutte le stazioni in cerca della loro identità perduta vita vissuta ai margini della dignità imposta da una società malata Priva di amore verso i più umili che stanchi di lottare si sono arresi assistendo impassibili alla vita che non gli appartiene più Vita ricercata nella folla frettolosa schiava del tempo che passa veloce come fossero automi taluni offrono una moneta tenendo in vita queste anime sospese condannate a fare da specchio a tutta l’umanità. (ANDREI VITTORIO)
Centro di ascolto ha detto...
impariamo a specchiarci in questo mare di desolazione

martedì 26 luglio 2011

E' morta la scrittrice Agota Kristof




Agota Kristof si è spenta a 75 anni, a Neuchâtel, in Svizzera, la terra che non ha mai amato ma dove ha trovato accoglienza nella fuga dalla sua Ungheria, nel 1956, con il marito e una figlia piccola, dopo la repressione dei moti di Budapest e l’invasione dell’Armata Rossa. Qui ha dovuto passare anni difficili, prima in fabbrica e poi la difficoltà a inserirsi in una comunità di immigrati. E ha dovuto abbandonare l’ungherese per scrivere in francese, una lingua che non ha mai sentito sua e che l’ha fatta sentire un’analfabeta, come si confessa proprio nel racconto autobiografico L’analfabeta (su bol.it con uno sconto speciale): “Questa lingua, il francese, non l’ho scelta io. Mi è stata imposta dal caso, dalle circostanze. So che non riuscirò mai a scrivere come scrivono gli scrittori francesi di nascita. Ma scriverò come meglio potrò. È una sfida. La sfida di un’analfabeta”.


Agota Kristof, autrice della Trilogia della città di K, è morta a Neuchâtel, in Svizzera. La scrittrice ungherese era nata il 30 ottobre 1935 a Csikvánd, in Ungheria. In seguito all’intervento dell’Armata Rossa nel paese per soffocare la rivolta popolare contro l’invasione sovietica, nel 1956 fuggì con il marito e la figlia in Svizzera, a Neuchâtel, dove imparò il francese e dove ha vissuto per il resto della sua vita. La lingua scelta dalla scrittrice per comporre le sue opere è stato proprio il francese.

La Kristof, nota per la sua prosa asciutta e severa, cominciò come drammaturga e poetessa, ma raggiunse la fama come scrittrice, con la dura allegoria sulla guerra composta dai tre libri 'Il grande quaderno' (prima edizione originale 1986), 'La prova' (1988) e 'La terza menzogna' (1991), che vennero poi riuniti nella 'Trilogia della città di K' (Einaudi 1998).

La Kristof è stata premiata in Italia con il premio Alberto Moravia nel 1988, in Germania con i premi Gottried Keller e Schiller. L’ultimo riconoscimento quest’anno in Ungheria: il premio Kossuth che non ha potuto ritirare a causa delle gravi condizoni di salute. «Si è considerata ungherese sempre, anche se scriveva in un altra lingua», ha detto di lei il regista Janos Szasz che sta girando un film ispirato alla sua Trilogia. In Italia, dal suo romanzo ’Ierì del 1995, il regista Silvio Soldini ha tratto il film "Brucio nel vento".

lunedì 25 luglio 2011

UNA TESTIMONIANZA DAL MONDO DEI BLOG SUL TEMA DELLA DIVERSITA'

Voglio piangere solo per questo...
Postato alle 20:34 del giovedì, 30 giugno 2011

Ieri sera sono rimasta ferma ed immobile ad ascoltare la trasmissione “Invincibili” che racconta di storie difficili, che parla di persone che hanno coraggio da vendere, che osano affrontare la vita in condizioni tali, che chiunque si fermerebbe tentando il suicidio.
Perché non avere braccia ed essere un musicista eccezionale non è da tutti, e non avere una gamba e diventare un campione non è facile.

Essere paralizzato dal busto in giù e diventare sindaco, insegnare alla propria figlia a nuotare ed essere un marito eccezionale, non è un gioco.

Perché essere un campione di successo di basket e poi, dopo un cancro, essere dimenticato da tutti e diventare un barbone, ma dietro due metri e cinque centimetri, un gigante e il cuore grande grande, c'è un uomo che non si arrende, e Dio non si dimentica di Lui. Perché ha valori di altruismo che lo sovrastano.
Ed avere un corpo piccolissimo e malato, che si frattura solo a guardarlo, che si è rotto duecento volte ed è pieno di chiodi, perché una malattia genetica ti porta via la vita giorno dopo giorno, non è bello neppure da pensare.
Una frase mi ha colpito moltissimo: Il dare agli altri è il carburante di Dio per avere benedizioni da Lui e desiderio di vivere.

Capisco solo che nessun egoista può vivere davvero con la gioia nel cuore.
Capisco che vittimizzarsi è per gli egoisti l'arma dell'avarizia che li fa guardare solo verso se stessi.
Capisco che ci sono persone esemplari che hanno coraggio e desiderio di vivere ed altri che non sono capaci neppure di portare un corpo perfetto e una vita ricca e si trascinano. Forse perchè è ricca di egoismo. E pesa enormemente.
Ho pensato a quanta bellezza ci fosse in loro, guardando oltre i loro corpi devastati.
Ho pensato che la vita è un dono per coloro che la sanno apprezzare e capire.
Ho pensato che Dio manda angeli in soccorso, per dare forza a coloro che l'accettano come un dono meraviglioso, caricandoli di speranza.
Ho scoperto che voglio piangere solo per questo da oggi in poi. Per la nobiltà di anime che sanno vivere...

CARESTIA IN SOMALIA

 

A Roma vertice straordinario Fao per la carestia nel Corno d'Africa: 10 milioni di persone a rischio 

http://notizie.tiscali.it

 Il vertice, organizzato su richiesta della presidenza francese del G20, riunisce ministri e rappresentanti di alto livello dei 191 paesi membri della Fao, di altri organismi Onu, di organizzazioni inter-governative, di organizzazioni non governative e di banche di sviluppo regionali.

 Il 20 luglio le Nazioni Unite avevano lanciato l'allarme carestia per due regioni del sud della Somalia, già colpite da una grave siccità. 

Se non si interviene subito, la fame colpirà tutte le otto regioni del sud della Somalia nei prossimi due mesi, a causa dei cattivi raccolti e della comparsa delle malattie infettive .

 

 

È contro le leggi di natura che pochi uomini rigurgitino del superfluo mentre le moltitudini affamate mancano del necessario.
Jean Jacques Rousseau 
 Discorso sulla diseguaglianza

mercoledì 20 luglio 2011

20 luglio 2001 morte di carlo giuliani



 "Dieci anni fa moriva Carlo Giuliani. E con lui se ne andarono le ragioni - che gli anni hanno poi rivelato giuste - di quelle centinaia di migliaia di ragazze e ragazze che a Genova chiedevano una società più giusta ed un mondo migliore, che si battevano contro la globalizzazione selvaggia e gli strumenti autoritari del mercato". Così Oliviero Diliberto, segretario nazionale PdCI-Federazione della Sinistra. "Abbiamo - continua Diliberto - ancora negli occhi la violenta militarizzazione della città e le immagini terrificanti alla Diaz e alla caserma Bolzaneto. Tutti sanno l'approssimazione con cui si sono svolte le indagini. E infatti a 10 anni di distanza giustizia non è stata fatta.


Noi ci stringiamo ai genitori, ai compagni e alle compagne di Carlo, a tutti coloro che in questi giorni, a Genova, stanno organizzando iniziative importanti per ricordare Carlo e quelle tremende giornate del 2001", conclude.
http://notizie.virgilio.it

19 luglio 1992 uccisione di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta

Napolitano ricorda il sacrificio di Borsellino e invita tutti a intensificare la lotta alle mafie

PALERMO Alle 16.58, in via D'Amelio, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della scorta uccisi il 19 luglio del 1992.

www.iltempo.it/2011/07/20/ 

Presenti i giovani del movimento «Agende rosse», che hanno brandito simbolicamente quello che è l'emblema della ricerca della verità sulle responsabilità della strage. Insieme a loro anche i fratelli del giudice Borsellino, Salvatore e Rita, il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso. «A diciannove anni di distanza - ha scritto il Capo dello Stato - il sacrificio di Paolo Borsellino richiama la magistratura, le forze dell'ordine e le istituzioni tutte a intensificare l'azione di contrasto delle mafie». A Palermo si sono recati il ministro Maroni e il presidente della Camera Fini. Presente anche una delegazione della commissione Cultura e istruzione del Parlamento europeo guidata dall'onorevole Marco Scurria.

 www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/19/

I giorni che intercorsero tra il 23 maggio e il 19 luglio 1992 videro un uomo morto che ne aspettava la certificazione. Lo sapevano tutti, lui per primo. Antonio Ingroia, a Tuttinpiedi!, ha dato una volta di più testimonianza di quanto Paolo Borsellino stesse come ultimo passero sul ramo: come foglia che cade.



In memoria di Paolo Borsellino

Nell’Italia dei malfattori
e delle cricche si oltraggia
la memoria dei servitori dello Stato
che hanno pagato con la vita
la dedizione al bene comune.
Nella Repubblica dei dossier
e dei complotti le canaglie di sempre
tramano per sovvertire la democrazia
delle persone oneste che si indignano.
Oggi i professionisti dell’antimafia
si appellano alla legalità con un giustizialismo feroce
per regolare i conti con l’avversario politico.
Qualche sciacallo si confonderà tra la gente comune
in via D’Amelio, dove diciotto anni fa
un uomo giusto e la sua scorta sono stati massacrati
dalla mafia e dagli omissis delle istituzioni.
          Nicola Vacca         

19-22 LUGLIO 2001 G8 GENOVA





Tra il 19 e il 22 luglio 2001, in occasione del G8, Genova è stata teatro di gravi violazioni dei diritti umani. Durante i cortei, agenti di polizia hanno aggredito indiscriminatamente manifestanti pacifici e giornalisti; nella scuola Diaz hanno usato violenza ingiustificata; nel carcere di Bolzaneto hanno maltrattato decine di detenuti, che hanno denunciato di essere stati picchiati, minacciati di stupro e di morte, privati del sonno, del cibo e dell'acqua. Queste responsabilità sono emerse nei processi giunti in appello, ma non c'è stata piena giustizia per le vittime. Inoltre, in 10 anni, altri episodi hanno chiamato in causa l'uso delle armi e della forza da parte dei corpi di polizia, come la morte di Federico Aldrovandi e di Gabriele Sandri. Amnesty chiede all'Italia di fare del decimo anniversario di questa brutta pagina della sua storia l'occasione per combattere l'impunità e fare in modo che l'operato delle forze di polizia sia trasparente.

venerdì 15 luglio 2011

NON AVVALERSI DELL’ORA DI RELIGIONE





Fonte: sito web ufficiale dell’UAAR - 
 http://www.uaar.it/


L’ora alternativa a quella di religione cattolica è un diritto che la scuola italiana
è obbligata a garantire.
  Con un’ordinanza del 30 luglio 2010, il Tribunale di Padova ha stabilito che la sua mancata attivazione costituisce “un comportamento discriminatorio illegittimo”. Viene così riconosciuto un diritto civile, quello di scegliere. Un diritto che troppo spesso è taciuto o ostacolato, o anche semplicemente non conosciuto dagli studenti italiani e dalle loro famiglie. Un’importante vittoria legale dell’UAAR, che da anni si impegna per garantire il rispetto dei diritti civili dei milioni di cittadini che non appartengono a una religione.
Hai un’alternativa all’ora di religione. Fai valere il tuo diritto.

Aggiornamento del 26 marzo 2011:
LA RAGIONERIA DELLO STATO DÀ LE DISPOSIZIONI PER IL PAGAMENTO DELL'ORA ALTERNATIVA

Il MIUR, con nota del 22 marzo 2011, ha trasmesso alle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado le indicazioni della Ragioneria Generale dello Stato sul pagamento delle attività didattiche alternative all'insegnamento della religione cattolica.
Il parere, concordato tra il MIUR e il MEF, ribadisce che la scelta di genitori e alunni di avvalersi delle attività didattiche alternative alla religione cattolica rende le stesse un "servizio strutturale obbligatorio", da pagare "a mezzo dei ruoli di spesa fissa".
Come anticipato da diversi Uffici Scolastici Regionali, risulta certificato dai due ministeri competenti che i costi dell'ora alterativa sono coperti dallo Stato e non gravano sui singoli istituti scolastici.
I genitori che incontrassero difficoltà nell'accesso all'ora alternativa motivate da presunte mancanze di fondi, possono riferirsi alla nota MIUR del 22 marzo 2011 e/o rivolgersi all'UAAR per tutelare i loro diritti.

LE SCELTE POSSIBILI
Chi decide di non frequentare l’insegnamento della religione cattolica ha dinanzi a sé quattro opzioni:

- attività didattiche e formative (cosiddetti “insegnamenti alternativi”);
- studio individuale assistito;
- studio individuale libero;
- uscita dall’edificio scolastico (eccezion fatta per gli alunni delle scuole materne
comunali, i quali hanno solo la possibilità di non avvalersi dell’IRC).
Si ricorda che le attività dei non avvalentisi hanno la stessa dignità di quelle degli avvalentisi.

ORA ALTERNATIVA: 

QUELLO CHE LA SCUOLA DEVE FARE
- Garantire la parità di diritti fra coloro che seguono l’insegnamento di religione cattolica e coloro che non lo seguono.
- Al momento delle iscrizioni, distribuire il modulo di scelta previsto dal Ministero (come da circolare annuale sulle iscrizioni: per l’anno scolastico 2010/2011, allegati “E” e “F” della circ. MIUR 101 del 30/12/2010).
- Comunicare ai genitori l’offerta educativa e le modalità organizzative delle attività previste per i non avvalentisi.
- Garantire l’attività alternativa che i genitori hanno scelto liberamente sul modulo a loro consegnato.
- Consentire di cambiare la scelta da un anno all’altro.
- Rilasciare informazioni ai genitori - e agli studenti maggiorenni - che richiedono informazioni scritte su tutte le decisioni che riguardano bambini e ragazzi e la gestione
della scuola, ai sensi della legge 241/1990 sulla «Trasparenza degli atti della Pubblica Amministrazione».
- Garantire agli alunni della scuola primaria di primo grado (c.d. scuola elementare) che non si avvalgono dell’IRC il diritto alla cedola libraria ministeriale dello stesso importo previsto per l’IRC (€ 5,93 o 5,94 a seconda della classe).

QUELLO CHE LA SCUOLA  NON DEVE FARE
- Distribuire moduli di scelta elaborati in proprio.
- Tentare di convincere genitori e studenti a cambiare la propria scelta.
- Organizzare cerimonie di culto, visite pastorali, benedizioni durante l’orario scolastico.
- Consegnare pagelle contenenti la valutazione dell’insegnamento della religione cattolica e di cosiddette attività alternative.
- Permettere la diffusione di opuscoli religiosi all’interno dell’istituto.

- Aggregare gli alunni non avvalentisi a classi in cui si svolgono normali lezioni.
- Utilizzare l’insegnante impegnato nell’attività alternativa per la sostituzione di colleghi assenti.

COME RICHIEDERE L’ATTIVAZIONE
DI INSEGNAMENTI ALTERNATIVI
All’atto dell’iscrizione, bisogna riconsegnare l’allegato E dopo aver barrato la casella “scelta di non avvalersi dell’IRC” e l’allegato F dopo aver barrato la casella “attività didattiche e formative”. Si suggerisce di indicare già su quest’ultimo modulo l’insegnamento alternativo che si desidera sia attivato dall’istituto.
Per gli anni successivi vale la scelta iniziale, a meno che il cambiamento non sia comunicato tempestivamente all’istituto. L’art. 310 del Testo Unico delle norme sull’istruzione sembrerebbe vietare di abbandonare la frequenza dell’ora di religione in corso d’anno: ma ciò si configura come una violazione dell’art. 19 della Costituzione, e pertanto tale norma è da ritenersi superabile. Il passaggio alla frequenza di un’ora alternativa, anziché alla non attività o allo studio individuale, può tuttavia creare problemi nell’organizzazione scolastica.

QUALI INSEGNAMENTI ALTERNATIVI 
POSSONO ESSERE RICHIESTI
Nonostante la lacunosità della normativa, gli insegnamenti che possono essere attivati sono molto vari: l’importante è che la loro natura sia coerente con la funzione educativa della scuola.
Possono essere sia curriculari (ad esempio, un’ora in più di
inglese) che non curriculari (ad esempio, etica e diritti umani).

Il tipo di insegnamento dipende anche dalla formazione dei docenti incaricati. Essi sono scelti in via prioritaria all’interno del corpo docente dell’istituto, tra coloro che devono completare il proprio orario-cattedra o che sono disponibili ad effettuare ore eccedenti. In mancanza di tali condizioni, il dirigente scolastico deve nominare un supplente annuale attingendo dalle apposite graduatorie (la copertura finanziaria è prevista nel bilancio ministeriale, non graverà quindi sui fondi dell’istituto).

COME INTERLOQUIRE CON LA SCUOLA 
SULLA DEFINIZIONE DEGLI INSEGNAMENTI ALTERNATIVI DA ATTIVARE
Nonostante, anche in questo caso, l’assoluta frammentarietà delle disposizioni, va ricordato che:

la normativa vigente prevede comunque, per le secondarie, che il collegio docenti tenga conto delle proposte degli studenti.

Il Testo unico, invece, prevede che «nell’adottare le proprie deliberazioni il collegio dei docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe».

 Ogni scuola è tenuta a redigere un Piano di Offerta Formativa (POF) con cui illustra pubblicamente le linee-guida con cui intende sviluppare il proprio progetto educativo.

 Suggeriamo pertanto, oltre che indicare gli insegnamenti richiesti già sull’allegato F, di stimolare il collegio docenti e/o i consigli suddetti con le proprie proposte.
È senz’altro utile richiedere che all’interno del POF le “attività didattiche e formative” siano accuratamente dettagliate, in modo che gli organi scolastici prendano adeguata coscienza di questa realtà.

COME SONO GIUDICATI GLI STUDENTI
Il giudizio sull’IRC, così come quello sulle attività di chi non si avvale deve essere consegnato su foglio a parte. Così stabilisce il testo unico all’art. 309, recependo una norma in vigore dal 1928, mai più modificata.

MATERIALI DI STUDIO
Su oraalternativa.it, sito del Progetto ora alternativa dell’UAAR, sono disponibili diversi materiali di studio , riservati a studenti e insegnanti di ogni ordine e grado.

PRINCIPALI FONTI NORMATIVE
Legge n. 449 dell’agosto 1984; D.P.R. n. 751 del 16 dicembre 1985; circ. ministeriale n.
368 del 20 dicembre 1985; circ. ministeriale n. 131 del 3 maggio 1986; circ.
ministeriale n. 211 del 24 luglio 1986; legge n. 281 del 18 giugno 1986; sentenza Corte
Costituzionale n. 203 del 12 aprile 1989; sentenza Corte Costituzionale n. 13, 14
gennaio 1991; circ. ministeriale n. 9 del 18 gennaio 1991, sentenza TAR Emilia-
Romagna n. 250 del 17 giugno 1993; decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994;
sentenza Consiglio di Stato 2749 del 7 maggio 2010, circ. ministeriale 59 del 23 luglio
2010; ordinanza del Tribunale di Padova del 30 luglio 2010.

http://www.uaar.it/








lunedì 11 luglio 2011

11 LUGLIO 1979 UCCISIONE DI GIORGIO AMBROSOLI

L'11 luglio 1979, sotto casa, di notte, viene ucciso Giorgio Ambrosoli.

http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=468

Fu assassinato l'11 luglio 1979 da un sicario ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona, sulle cui attività Ambrosoli indagò nell'ambito dell'incarico di commissario liquidatore della Banca Privata Italiana.