sabato 24 novembre 2012

I bambini le vere vittime della guerra di Gaza




Il 20 novembre 1989 fu approvata dalle Nazioni Unite la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia. Da quell’anno, in quella data, l’ONU celebra la Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza per ricordare i diritti dei minori. La giornata è arrivata al suo 23° anniversario proprio mentre decine di bambini morivano sotto le bombe israeliane a Gaza. Nessun diritto per i bambini palestinesi di Gaza, sepolti sotto le bombe israeliane che incessantemente cadono con una violenza inaudita in quel pezzo di terra dimenticato da Dio e dalla comunità internazionale.

È difficile contare il numero dei morti (nel momento in cui scrivo si è abbondantemente superato i 140 palestinesi e 5 israeliani) un terzo dei quali, stando a fonti dell’esercito israeliano riportate dal quotidiano israeliano Haaretz, sono civili. Tra di essi molte donne (circa un quarto dei morti) e bambini. Non sono numeri: sono esseri umani innocenti la cui vita è stata rubata per sempre dall’esercito israeliano che decide di punire collettivamente i palestinesi di Gaza. Tra i bambini morti ricordo Omar Al-Mashharawi (11 mesi), Walid Al-Abalda (2 anni), Hanin Tafesh (10 mesi), Gumana Salamah Abu Sufyan (1 anno), Ibrahim Mohammed Jamal Al-Dalou, (1 anno). Questi sono solo alcuni dei neonati che l’esercito israeliano, nell’esercizio di quello che tutte le diplomazie internazionali chiamano diritto di autodifesa, ha rubato a questo mondo. L’umanità tutta, non solo i palestinesi, ha perso qualcosa. Siamo tutti un po’ meno umani ora. Niente può giustificare l’uccisione di bambini innocenti. Niente. Neppure il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele.

Israele bombardando incessantemente, dall’alto, dal mare e da terra, una zona tra le più popolate al mondo sa benissimo che può uccidere civili inermi perchè dentro ogni palazzina ci sono intere famiglie che la povertà costringe a vivere in 10 e spesso in 20  sotto uno stesso tetto. Distruggendo quel tetto Israele sa benissimo che sta uccidendo anche donne e bambini. Lo sa bene, come il figlio dell’ex primo ministro israeliano Ariel Sharon ha scritto sulle colonne del Jerusalem Post “Abbiamo bisogno di appiattire interi quartieri di Gaza. Appiattire tutta Gaza. Gli americani non si sono fermati con Hiroshima - i giapponesi non si stavano arrendendo facilmente così hanno colpito anche Nagasaki”
O come il membro del parlamento israeliano Michael Ben-Ari ha detto “Non ci sono innocenti a Gaza”. O ancora il portavoce del primo ministro israeliano Mark Regev, giustificando il bombardamento dell’edificio che ospita i giornalisti, ha
spiegato ai microfoni di Al-Jazeera che non esistono “legittimi giornalisti palestinesi a Gaza”, poiché tutti vicini ad Hamas.

È triste dirlo, ma è lo stesso ragionamento che fa Hamas (che non riconosce Israele) e tutti gli integralisti: se voti un governo che ci bombarda sei complice e dunque colpevole. Colpevoli sono per Hamas tutti i cittadini di Israele e colpevoli sono agli occhi degli integralisti israeliani tutti i cittadini di Gaza. La guerra alimenta entrambe le fazioni di falchi. Prevedo attentanti non solo in Israele ma in altre parti del mondo per colpire obiettivi israeliani e prevedo bombardamenti sempre più feroci e micidiali da parte israeliana. Ahimè quando governano i falchi (da entrambi le parti) la pace si allontana. Da quando è iniziata la guerra, la popolazione civile di ambo le parti vive una vita meno serena. Vivono meno tranquilli i cittadini della capitale israeliana Tel Aviv (per la prima volta raggiunta dai razzi artigianali di Hamas) e vivono (chi ancora vive) meno sereni i cittadini di Gaza sotto incessante e continuo bombardamento.

Non c’è dubbio che il vero vincitore di questa guerra scatenata da Netanyahu, comunque vada, sia Hamas: Egitto, Turchia e Tunisia (i cui governi sono molto vicini al movimento islamico sunnita di Hamas) hanno incontrato Khaled Meshal leader di Hamas e non Mahmoud Abbas leader dell'OLP  (che invece spera e lotta per la pace e ha riconfermato l’intenzione di chiedere entro fine novembre alle Nazioni Unite di elevare il rango della rappresentanza diplomatica palestinese al livello di Stato osservatore non membro, a dispetto dell’opposizione di Israele e Stati Uniti) la cui credibilità agli occhi dei palestinesi e del mondo arabo è quasi nulla, distrutta assieme agli accordi di pace. Anche Netanyahu preferisce “parlare” direttamente con Hamas (d’altronde fu lo stesso Israele a sostenere l’ascesa di Hamas per contrastare il potere di Arafat e spaccare il fronte palestinese, secondo il celebre “divide et impera”). Per ogni militante di Hamas ucciso, centinaia di altri giovani palestinesi, i cui genitori, figli o fratelli sono stati uccisi dalle bombe israeliane, saranno pronti, in questo clima di odio e terrore, ad arruolarsi e combattere assieme alla resistenza. Così come i razzi che cadono in territorio israeliano alimentano i falchi israeliani (vicini a Netanyahu) e la dura repressione dell’esercito.

Questa guerra non fa che allontanare, ancora di più i sogni di pace. A perdere, in questa ennesima guerra che insanguina il Medio Oriente è, infatti, la pace, sempre più una chimera. Gli accordi di Oslo del 1993 (quelli firmati da Rabbin poi ucciso dagli integralisti israeliani e Arafat “misteriosamente” morto per avvelenamento) sono oramai un retaggio del passato. Ma a perdere sono soprattutto i bambini, vittime innocenti di un conflitto che divampa in quella che dovrebbe essere la terra santa, ma che per loro sta diventando un inferno.
22 novembre 2012

domenica 18 novembre 2012

La storia di Gaetano Di Vaio


LA STORIA DI GAETANO DI VAIO



Gaetano Di Vaio nasce a Napoli nel 1968. Dopo un’esperienza in carcere, dal 2001 al 2003 si dedica alla carriera di attore nella compagnia “I ragazzi del Bronx Napoletano”, diretta da Peppe Lanzetta.

DAL CARCERE AL CINEMA  clicca qui:

http://www.bibliocamorra.altervista.org/index.php?option=com_content&view=article&id=389&Itemid=93

Pasolini. Ragazzi di Vita. un video




http://www.youtube.com/watch?v=e3Ocf8VM1ig

Rielaborazione video-fotografica del romanzo di Pier Paolo Pasolini "Ragazzi di Vita", ambientato a Roma negli anni 50 del secondo dopoguerra. Il video è il risultato di alcune parti prese in prestito dai film del regista friulano con molte foto fatte da me della Roma di oggi, cercando di estrapolare quegli scorci e ambienti che possano avere un sapore retrò a cui il libro rimanda per sensazioni, odori e colori. 
Il tema principale sono le borgate romane e quei caratteri di autenticità che viavia perderanno in seguito all'omologazione imposta dall'alto dall'edilizia popolare, che ne prenderà il posto.
29/10/2010

Software usati:
Photoshop+camera raw - per elaborazione fotografica
Adobe After Effects - per montaggio video e postproduzione
Adobe Audition - per il montaggio audio
microfono+audacity - per la conversione ed inserimento del parlato
e naturalmente in primis, la mia cara fotocamera nikon p80, senza la quale non avrei potuto cogliere certi particolari!

Un ringraziamento speciale va alle mie relatrici Carmen Carbone e Silvia Massotti per i preziosi consigli. 

Emanuele Meloni

sabato 17 novembre 2012

Conflitto israelo-palestinese


PER LA STORIA DEL CONFLITTO ARABO- ISRAELIANO VAI AL LINK:



A Gaza piovono bombe .
Mentre nel sud di Israele la popolazione vive nella paura dei razzi, a Gaza i palestinesi vivono sotto assedio, imprigionati in una striscia di terreno strettissima. E in Cisgiordania la gente viene espropriata della terra occupata da insediamenti illegali, i malati sono bloccati per ore nel percorso verso gli ospedali dai posti di blocco israeliani e le famiglie sono divise da enormi muri che tagliano in due i loro campi
Palestinesi e Israeliani sono sul'orlo di un'altra spirale di violenza e vendette.





l'Autorità palestinese sta per chiedere il riconoscimento all'ONU e questa potrebbeessere un'opportunità incredibile per la pace . Aiutiamoli a farla diventare realtà. 

Se i Palestinesi vinceranno la loro scommessa all'ONU per uno stato subito, potremmo assistere all'inizio della fine di 40 anni di occupazione e fare strada alla formazione di due stati , Palestina e Israele, che possano vivere fianco a fianco in pace e totale sicurezza. 


 


Gli USA e Israele stanno cercando di far saltare il voto all'ONU e l'attacco contro Gaza potrebbe essere un tentativo di spostare l'attenzione e di far apparire inaffidabili i palestinesi.
 Ma l'Europa non ha ancora preso una decisione e i ministri degli esteri europei si incontreranno tra soli 4 giorni.
Se ci faremo sentire ora potremo convincere l'Europa a votare "Sì" per la pace e la libertà. 
Clicca per inondare chi cerca di sabotare questa decisione con le nostre richieste piene di speranza riunite in un'enorme petizione e consegnate attraverso una bandiera alta cinque piani esposta fuori dall'incontro dei ministri (foto a destra): 

http://www.avaaz.org/it/palestine_worlds_next_nation_a/?brOnVbb&v=19269 




Si tratta di una proposta legittima e nonviolenta che darebbe ai palestinesi un nuovo status legale. Ed è anche la miglior occasione di cambiare il corso degli eventi: ci consentirebbe di mettere fine a trattative senza fine portate avanti dagli USA che coprono la costante e illegale colonizzazione delle terre palestinesi da parte degli "insediamenti" israeliani . La risoluzione palestinese chiede la riattivazione e l'accelerazione dei negoziati. Un voto a favore salverebbe la strada a un processo di pace più bilanciato ed equo tra due stati legittimi. 

Mentre il governo israeliano e quello USA definiscono la richiesta di riconoscimento "unilaterale" e pericolosa, al contrario l'ONU, la Banca Mondiale e FMI dicono che i palestinesi sarebbero pronti a governare un loro stato se solo l'occupazione finisse. Gran parte dei paesi nel mondo sostengono in modo schiacciante questa direzione diplomatica per portarci fuori dalla violenza. Ironicamente, gli sforzi di USA e Israele per far fallire questa richiesta e le loro minacce di tagliare i fondi ai palestinesi sono autodistruttive poiché alimentano chi vuole eliminare Israele in quanto stato ebraico. 






L'anno scorso gli USA hanno bloccato il riconoscimento della Palestina al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Ma con il voto tra pochi giorni all'Assemblea generale dell'ONU, grazie ai voti di tutti i paesi e all'approvazione del riconoscimento, potremmo vedere la fine all'egemonia degli USA e di Israele sul conflitto . Il voto non potrà ammettere completamente la Palestina all'ONU, ma può dichiarare la Palestina uno stato permettendole di accedere a una serie di organizzazioni internazionali e dando maggiore legittimità internazionale agli sforzi nonviolenti dei palestinesi per fermare l'occupazione militare israeliana. 




Le bombe e i missili stanno seminando vittime proprio in queste ore e l'Europa ha per le mani l'opportunità di promuovere pace e libertà: se riusciremo a convincere Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna a stare dalla parte giusta della storia sostenendo l'indipendenza della Palestina, dando loro supporto e aiuti finanziari, potremmo arrivare a un punto di svolta. Unisciti alla petizione e manda un messaggio per sostenere il riconoscimento : http://www.avaaz.org/it/palestine_worlds_next_nation_a/?brOnVbb&v=19269 

Lo stato palestinese non porterà a una soluzione del conflitto nel giro di una notte, ma il riconoscimento dell'ONU cambierà le attuali dinamiche, sbloccando la possibilità di arrivare a pace e libertà. In tutta la Palestina, la gente si prepara, con la speranza e l'aspettativa di ottenere quella libertà che le attuali generazioni non hanno mai conosciuto. Stiamo al loro fianco . 




ULTERIORI INFORMAZIONI 

Operazione israeliana potrebbe essere un modo per ritardare il riconoscimento della Palestina (Huffington Post)
http://www.huffingtonpost.it/2012/11/15/linviato-palestinese-allo_n_2139314.html 

L'Egitto media, Israele non ferma i raid. Razzi su Tel Aviv (Rai News 24)
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=171571
Abu Mazen: chiediamo all'ONU il riconoscimento della Palestina (La Repubblica)
http://video.repubblica.it/mondo/abu-mazen-chiediamo-all-onu-il-riconoscimento-palestina/110612/108996 

Palestina, denaro dalla Lega Araba se Israele blocca i fondi (Globalist)
http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=35934&typeb=0&Palestina-denaro-dalla-Lega-Araba-se-Israele-blocca-i-fondi 

Netanyahu vuole mandare un avviso a Iran ed Egitto (La Repubblica)
http://video.repubblica.it/dossier/gaza-israele-2012/guolo-netanyahu-vuole-mandare-un-avviso-a-iran-ed-egitto/110882/109270 




                                     

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/295250



Altri cinque bambini e tre adulti morti sono stati estratti dalla macerie di una casa nel rione Nasser di Gaza. Lo dicono fonti giornalistiche locali spiegando che appartengono alla famiglia Adalu. Sale quindi a nove il tragico bilancio di bambini uccisi durante i raid.
E' alto il tributo di sangue pagato dagli innocenti a Gaza: tra ieri notte e questa mattina durante i raid israeliani sono rimasti uccisi almeno nove bambini e altri due sono stati gravemente feriti.
Pronta la reazione palestinese con gli abitanti del Neghev si sono trovati di nuovo stamani sottoposti a nutriti attacchi di razzi sparati da Gaza: ad Ashqelon un edificio è stato centrato.
Sono oltre 100 i razzi sparati sul sud di Israele dalla mezzanotte scorsa. Lo riportano i media. L'esercito israeliano ha invece detto di aver colpito oltre 50 strutture a Gaza, tra le quali postazioni di lancio, tunnel e depositi di armi. Complessivamente circa 905 razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele, di cui 302 intercettati dal sistema antimissili.
- Sirene di allarme risuonano con insistenza anche a Beer Sheva. Tutte le scuole che si trovano a distanza inferiore a 40 chilometri da Gaza restano oggi chiuse, per prudenza. La polizia israeliana mantiene un elevato stato di allerta in tutto il territorio nel timore che Hamas possa cercare di condurre attentati, partendo dalla Cisgiordania.

venerdì 2 novembre 2012

Il 2 novembre 1975 è morto Pier Paolo Pasolini





Pier Paolo Pasolini 


(Bologna, 5 marzo 1922 – 


Roma, 2 novembre 1975). 


Gae Aulenti LA SIGNORA DELL'ARCHITETTURA







L'addio a Gae Aulenti "la signora dell'architettura"
Designer di fama internazionale, aveva 84 anni. E' morta nella sua casa di Milano, al quartiere 
Brera. Fra le sue opere più famose il progetto della Gare d'Orsay, a Parigi

L'architetto Gae Aulenti si è spenta nella notte, nella sua casa di Milano, nel quartiere Brera. A dicembre avrebbe compiuto 85 anni. Pioniera degli archi-star, ha segnato la storia dell'architettura moderna. Fra le sue opere più famose il progetto della Gare e del Museo d'Orsay, a Parigi, realizzato negli anni '80. Malata da tempo, aveva fatto l'ultima uscita pubblica lo scorso 16 ottobre, quando aveva ritirato il premio alla carriera conferitole dalla Triennale. Soprannominata "la signora dell'architettura", la Aulenti ha lavorato fino all'ultimo.

Fra le sue opere sia architettoniche, che di design, si ricordano il Museo d'Orsay con il tema floreale delle lunette della volta (1980-86), tra le principali opere della corrente Neoliberty
http://it.wikipedia.org/wiki/Gae_Aulenti


 

la lampada “Pipistrello” della Martinelli Luce (1963)

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  • 2000 on going - provincia di Taranto: Realizzazione di un insediamento turistico-alberghiero in una masseria
  • 2001 on going - Rimini: Nuovo edificio direzionale
  • 2001 on going - Piemonte: Scuola materna
  • 2001 on going - Bari: Galleria di arti contemporanee e design a Villa Capriati
  • 2001 on going - Meina (NO): riqualificazione del Lungolago





  • 2008 - Impianto di Termovalorizzazione dei Rifiuti di Forlì













alcune opere di designe