venerdì 20 giugno 2008

I CENTO PASSI




 

clicca qui per il video/audio  Modena City Ramblers - I Cento passi :  http://youtu.be/KUpcxdg2Iqs

"Sei andato a scuola?Sai contare?"

"Come contare?"

"Come contare?1,2,3,4,sai contare?"

"Si,so contare"

"Sai camminare?"

"So camminare"

"E contare e camminare insieme lo sai fare?"

"Si!Penso di si!"

"Allora forza!Conta e cammina!dai... 1,2,3,4,5,6,7,8..."

"Dove stiamo andando?"

"Forza!Conta e cammina!9... 90,91,92,93,94,95,96,97,98,99 e 100!Lo sai  chi ci abita qua?  

 A?  U zù Tanu ci abita qua!!"

"Cento passi ci sono da casa nostra, cento passi!"

 
( dal film "I cento passi" di M.T.Giordana) 


"E' solo un mafioso, uno dei tanti" 

"E' nostro padre" 


"Mio padre! La mia famiglia! Il mio paese!  Io voglio fottermene!  Io voglio scrivere che la 

mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare!" 

....

"Noi ci dobbiamo ribellare" 


(dal film "I cento passi" di M.T.Giordana)



Tutto su Modena City+Ramblers: http://www.musictory.it/musica/Modena+City+Ramblers



CLICCA QUI per testo e video:

http://www.testitradotti.it/canzoni/modena-city-ramblers/i-cento-passi



Peppino Impastato



Peppino Impastato venne assassinato il 9 maggio 1978.


Il suo corpo fu dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani.
Il fatto non destò il clamore dovuto, forse anche perché lo stesso giorno veniva ritrovato, in via Caetani a Roma, il corpo del presidente della DC Aldo Moro.
In un primo tempo le indagini si orientarono sull’ipotesi di un tentativo di attentato terroristico compiuto dallo stesso Impastato, o di un suicidio.
Solo in seguito si riconobbe la matrice mafiosa
del delitto.

Giuseppe Impastato nacque a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa, di cui faceva parte il capomafia Cesare Manzella, cognato del padre.






Cesare Manzella (Cinisi, 18 dicembre 1897 – Cinisi, 26 aprile 1963)
Dopo un periodo di permanenza negli Stati Uniti, dove trascorse diversi anni nell'organizzare una catena di case da gioco a Chicago, Manzella, dopo essere stato espulso dalle autorità statunitensi nel 1947, fece il suo ritorno a Cinisi dove era proprietario di una vasta piantagione di cedri.
Fu membro della prima Commissione mafiosa siciliana formatasi nel 1958. Manzella era coinvolto nel contrabbando di sigarette e nel traffico di eroina. Fu protagonista della prima guerra di mafia scoppiata tra la cosca dei Greco, guidata da Salvatore Greco, e il clan La Barbera, a causa del sabotaggio di un grosso carico di eroina.
Manzella scelse di affiancare i Greco e divenne l'obiettivo principale della cosca rivale.

Venne ucciso il 26 aprile 193, in un agguato nella sua Giulietta imbottita di tritolo.

A lui succedette come capoclan della Mafia di Cinisi Gaetano Badalamenti.

L'attività di Peppino Impastato contro la Mafia sembra essere stata ispirata dal brutale omicidio di Manzella, quando il giovane Peppino aveva solo 15 anni d'età

Peppino, ancora ragazzo, rompe con il padre, che lo caccia via di casa, e avvia un'attività politico-culturale antimafiosa.






"Nato nella terra dei vespri e
degli aranci, tra Cinisi e Palermo
parlava alla sua radio,


negli occhi si leggeva la voglia di cambiare,


la voglia di giustizia che lo portò a lottare
aveva un cognome ingombrante e rispettato
di certo in quell'ambiente da lui poco onorato,
si sa dove si nasce ma non come si muore
e non se un ideale ti porterà dolore. "
(Dalla canzone I Cento Passi dei Modena City Ramblers)




Nel 1976 fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, e in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti, che avevano un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell'aeroporto.
Il programma più seguito era Onda pazza, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e politici.


Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali.



Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale.
Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale
.



"I miei occhi giacciono
in fondo al mare
nel cuore delle alghe
e dei coralli."







Nel maggio del 1984 l'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, sulla base delle indicazioni del Consigliere istruttore Rocco Chinnici, che aveva avviato il lavoro del primo pool antimafia ed era stato assassinato nel luglio del 1983, emette una sentenza, firmata dal Consigliere Istruttore Antonino Caponnetto, in cui si riconosce la matrice mafiosa del delitto, attribuito però ad ignoti.

Nel 1986 vennero pubblicati: il volume La mafia in casa mia sulla vita della madre di Giuseppe Impastato, e il dossier Notissimi ignoti, che indicavano come mandante del delitto il boss Gaetano Badalamenti (nel frattempo condannato a 45 anni di reclusione per traffico di droga dalla Corte di New York) al quale nel 1988 il Tribunale di Palermo inviò una comunicazione giudiziaria.


Gaetano Badalamenti (Cinisi, 14 settembre 1923 – Ayer (USA), 29 aprile 2004) fu tra i membri più potenti di Cosa Nostra.
"Don Tano" Badalamenti fu il capomafia della sua città natale Cinisi in Sicilia, capeggiò la Cupola Mafiosa nel 1970 e diventò uno dei maggiori trafficanti di eroina di Cosa Nostra. Nel 1987 fu condannato negli Stati Uniti a 45 anni di reclusione in una prigione federale per essere stato uno dei leader della allora chiamata Pizza Connection, un anello di narcotraffico del valore di 1,65 miliardi di dollari. Questo business mafioso importava eroina dal Medio Oriente e utilizzava come centro di spaccio il retro di molte pizzerie degli stati uniti medio-occidentali dal 1975 al 1984.







Ma, nel maggio del 1992, Il caso Impastato fu archiviato, per l’impossibilità di individuare i colpevoli pur ipotizzando la possibile responsabilità dei mafiosi di Cinisi alleati dei corleonesi.
"Seduto se ne stava e silenzioso
stretto a tenaglia tra
il cielo e la terra
e gli occhi fissi nell'abisso. "
Nel maggio del 1994 una petizione popolare ottiene
la riapertura dell'inchiesta, con il coinvolgimento del mafioso “pentito” Salvatore Palazzolo, affiliato alla mafia di Cinisi, che indica
in Badalamenti il mandante dell'omicidio assieme al suo vice Vito Palazzolo.
Inoltre i familiari di Impastato chiesero di allargare le indagini su episodi
non chiariti, riguardanti il comportamento dei carabinieri subito dopo il
delitto.

Nel novembre del 1997 viene emesso un ordine di cattura per Badalamenti, incriminato come mandante del delitto e, nel marzo del 1999, si svolge l'udienza preliminare del processo contro Vito Palazzolo.
Il 6 dicembre 2000 fu approvata una relazione sulle responsabilità di rappresentanti delle istituzioni nel depistaggio delle indagini.
Il 5 marzo 2001 la Corte d'assise ha riconosciuto Vito Palazzolo colpevole e lo ha condannato a 30 anni di reclusione.
L'11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti è stato condannato all'ergastolo.

Peppino Impastato dedicò la sua vita a lottare contro la mafia con la sua attività culturale e d’informazione. Non solo attraverso la sua radio ma anche attraverso i suoi scritti, pubblicati dopo la sua morte.

Amore non ne avremo (poesie di Peppino Impastato) a cura dei compagni di Peppino - Edizioni Ila Palma - Aprile 1990
Giuseppe Impastato. Lunga è la notte. Poesie, scritti, documenti, a cura di Umberto Santino, Centro Impastato, Palermo 2002-2006


A Peppino Impastato sono state dedicate molte opere tra cui:
Il film I cento passi di Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio nel ruolo di Impastato, una ricostruzione abbastanza libera dell'attività di Peppino; i "cento passi" , usati come metafora dal regista, sono quelli che separavano casa sua da quella del boss Tano Badalamenti.


La canzone incisa dai Modena City Ramblers omonima al film di Giordana e sua colonna sonora, presente nell'album ¡Viva la vida, muera la muerte!.




La canzone di Lautari e Carmen Consoli il cui testo è la poesia Ciuri di Campo di Peppino.

Ciuri di Campo
"Ciuri di campo chi nasci biati
l''occho di cu lu pasci
ciuri di campo chi crisci
e la lapuzzainchi li vischi
ciuri di campo che
chianci la terra chianci lu cori

ciuri chi nasci ciuri chi crisci
ciuri chi mori
chianci la terra chialci lu cori

come ciuri di campu nascisti

e la terra ti fici di matri

comu ciuri di campo criscisti

e la lotta ti fici li patri

come ciuri di campo muristi

na sira i maju chi stiddi tristi"

giovedì 5 giugno 2008

FESTA DI FINE ANNO




FESTA ALL'ANGIOY




Sabato 7 giugno 2008, a partire dalle ore 10.00

presso lo spazio antistante l’ingresso principale della scuola si celebra la conclusione dell’anno scolastico


Si svolgerà il gioco “OCCHIO AL DETTAGLIO” con premi ( lettore MP3 memoria 4GB) in palio per chi acquista un biglietto



Verranno premiati gli alunni che hanno vinto, nel corso dell’anno scolastico 07/08, competizioni individuali e di gruppo ( Magnex lettore MP4, MP3, WMA, AVI Video & JPEG Pictures 4 GB- xx-Walkee, MegaCom USB, lettore MP3, WMA, WAV con display
- PenDrive USB 2.0 Flash Drive TDK 4 Gb)



Verranno letti brani dal libro di Todde “Al caffè del silenzio” -
dall' attore Mirko Ledda , con accompagnamento piano




Si esibiranno:


Danzatrice di danza orientale arabo andalusa

Luca Dettori 5bchim
Giuseppe Bossi 1H
SMILERS

MIRRORS DREAMS

D.O.C. SOUND
ROSS THE MATE