martedì 1 febbraio 2011

il giorno della memoria - la parola ai ragazzi della III A el

Molte persone persero la vita per una sola colpa: non appartenere alla "razza ariana". Vennero rapiti dalla propria patria e dalle loro case per essere portati, in condizioni pietose, in un campo di concentramento dove con una selezione accurata veniva deciso se ucciderli subito oppure prima sfruttarli per costruire carriarmari e altri macchinari da guerra, mentre gli altri prigionieri venivano portati nelle docce a gas e nei forni.
Secondo me non si dovrebbe mai dimenticare ciò che è successo, perchè anche in futuro tutti dovranno sapere che gesti orribili può compiere l'uomo e per far sì che non succeda la stessa cosa oppure peggiore; l'uomo non è più uomo nel momento in cui gli vengono rinnegati quei diritti, quelle cose che lo possono distinguere dalla massa e quella capacità di esprimere a voce i propri pensieri, questo vuol dire essere uomo e chi viene privato di queste opportunità non ha nessuno scopo nella vita, infatti la loro vita non era più decisa da loro ma da chi aveva violato i loro diritti senza pensare alle conseguenze.

Piero P.