I POTERI UNIVERSALI
Dopo la distruzione dell’Impero Romano
d’Occidente i popoli barbari si stanziarono nel territorio dando vita ai REGNI ROMANO BARBARICI.
Tra questi divenne meglio organizzato e più forte il REGNO DEI FRANCHI grazie
all’opera di consolidamento e conquista del re CARLO MAGNO, il quale, chiamato in aiuto dal PAPA
contro i LONGOBARDI, li sconfisse occupando l’Italia centro settentrionale e si
fece incoronare (800- IX sec.) IMPERATORE dal PAPA. Nacque così un nuovo impero
:il SACRO ROMANO IMPERO
CAROLINGIO.
Questo impero comprendeva un territorio
tra FRANCIA, GERMANIA,
ITALIA CENTRO SETTENTRIONALE. Non era quindi esteso come quello romano,
ma Carlo Magno aveva l’ambizione e l’ideale di farlo diventare grande e potente
come quello, dichiarandosi erede degli antichi imperatori romani e nello stesso
tempo difensore del cristianesimo, la nuova religione che aveva sostituito
quella pagana. In un certo senso l’IMPERATORE si sentiva in diritto di
estendere la sua potenza ed autorità a tutta l’Europa, anche se non tutta gli
apparteneva. Per questo il suo impero si chiamava SACRO E ROMANO.
Zona d’influenza carolingia
Zona impero romano
Territori governati dagli arabi
Territori contesi tra arabi e bizantini
Agli inizi del secolo X l’Impero di
Carlo Magno, ereditato dai suoi figli,
era già in crisi e diviso.
Nel 936 un feudatario tedesco OTTONE DI
SASSONIA riuscì a farsi nominare RE DI GERMANIA e scese in Italia nel 962 facendosi
incoronare imperatore dal papa, come aveva fatto Carlo Magno.
Rinacque così il SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO,
non più carolingio. Infatti la sede del potere era in Germania e solo una parte
del territorio francese fece parte
dell’impero, il resto esistette come REGNO DI FRANCIA il cui primo re fu UGO
CAPETO (dinastia capetingia)
estensione territoriale del
SACRO
ROMANO IMPERO CAROLINGIO
estensione territoriale del
SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO
EVENTI IN SUCCESSIONE
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CAUSE CONSEGUENZE
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Carlo Magno re di Francia fonda il Sacro Romano Impero
Carolingio - 800
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Ottone I re di
Germania fonda il Sacro romano Impero
Germanico - 962
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Lotte dinastiche tra
i duchi di Baviera e di Svevia
per il potere fino alla incoronazione di Federico
I di Svevia imperatore-1152
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Federico I di
Svevia detto Barbarossa scende in
Italia contro i Comuni della LEGA
LOMBARDA appoggiati dal Papa Alessandro VI-
1154
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Sia il Papa che l’Imperatore
ritenevano di possedere il POTERE
UNIVERSALE, cioè un potere sacro dato da Dio per governare su tutto il
mondo.
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l’imperatore
sosteneva, secondo l’interpretazione allegorico- religiosa dei testi
antichi,tra cui l’autorità massima era la Bibbia, che Dio aveva assegnato
all’impero romano la missione di conquistare e unificare tutto il mondo per permettere
a Gesù di diffondere il cristianesimo
tra tutta l’umanità. Il potere imperiale rappresentava quindi una missione
divina assegnata direttamente da Dio all’Imperatore, che sulla terra deteneva il massimo potere al
di sopra di ogni cosa, anche dello stesso Papa, il quale deteneva il
potere esclusivamente religioso. L’incoronazione
da parte del papa era solo un atto di
omaggio del papa nei confronti dell’imperatore.
·
Il Papa
sosteneva invece che, essendo il rappresentante di Dio sulla
terra, discendente di San Pietro, nominato dalla stesso Gesù come
fondatore della Chiesa, non poteva che avere il potere supremo a cui l’imperatore
doveva obbedire, infatti l’imperatore viene incoronato- cioè scelto- dal papa
come suo servitore e aiutante nelle faccende terrene.
TEORIA DEL SOLE E DELLA LUNA
Da queste posizioni contrastanti
deriva la TEORIA DEL SOLE E DELLA LUNA, portata avanti dai papi e sostenuta
soprattutto dal papa Innacenzo III, come forma di TEOCRAZIA:
Esiste un SOLE creato da Dio per
illuminare e guidare l’universo – cioè il PAPA- e una LUNA che riceve luce
dal sole ed è dipendente da esso – cioè l’IMPERATORE.
TEORIA DEI DUE
SOLI
Invece gli imperatori credono nella
TEORIA DEI DUE SOLI, (sostenuta dallo stesso Dante Alighieri contro lo
strapotere e la corruzione dei papi del suo tempo) secondo la quale il potere
del papa ed il potere dell’imperatore sono stati creati autonomamente da Dio,
il quale ha voluto assegnare (e lo dimostra la storia) all’IMPERO ROMANO il
ruolo di combattere e fare giustizia sulla terra, con la divina missione di
condurre l’umanità verso l’unità, la pace e la felicità terrena e corporale,
con buone leggi ed ordine, ed al PAPA il compito di condurre sulla via del
bene e proteggere dal peccato le anime dei fedeli.
I due
compiti sono separati ed autonomi, perché l’uno riguarda la terra ed i corpi,
l’altro il cielo e l’anima, ma devono anche essere alleati e concordi tra
loro, perché solo grazie ad una vita terrena pacifica e serena l’anima può
essere predisposta al bene ed al perdono divino.
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LA
LOTTA PER LE INVESTITURE, nasce dal
conflitto tra i DUE POTERI UNIVERSALI.
Nei secoli XI e XII (tra 1000 e 1100) Papato e Impero si disputarono il diritto di
scelta e nomina dei vescovi.
I vescovi venivano nominati dal Papa,
ma, a partire da Ottone
I di Sassonia e i suoi successori, l’imperatore incominciò ad
attribuire ai vescovi anche il titolo di conti, cioè feudatari vassalli, affidando
loro i feudi.
In questo modo il feudo non poteva essere
dato in eredità ai figli (essendo ecclesiastici i vescovi non avevano figli
legittimi) e quindi l’imperatore
poteva di nuovo disporne alla morte del vescovo-conte. Ciò significava
maggiore fedeltà da parte dei vassalli e maggior controllo sul territorio da
parte del potere dell’Imperatore. Col tempo gli imperatori arrivarono persino
a nominare direttamente vescovi i loro
amici – anche senza alcuna vocazione
religiosa- al solo scopo di avere VESCOVI-CONTI fedeli
alle loro dipendenze.
Questa situazione portò ad un forte
indebolimento del potere del papa, tanto che persino i papi venivano spesso
scelti dallo stesso imperatore, in modo che fossero a lui ubbidienti.
La Chiesa finì con l’essere composta
da moltissimi ecclesiastici interessati alla ricchezza, al potere ed alla
guerra e privi di scrupoli e di sentimenti religiosi, macchiando la Chiesa di
gravi peccati: la SIMONIA
(l’uso dei poteri religiosi per arricchirsi) e il CONCUBINATO (avere mogli e figli nonostante
il voto di castità) ed il NEPOTISMO
(l’abitudine di dare favori e poteri ai propri figli illegittimi spacciati
per “nipoti”).
Nel 1054
il Papa Gregorio VII si ribellò alla investitura dei vescovi conti ed ebbe
inizio una vera e propria guerra tra papi ed imperatori che durò fino al 1122 quando, con il Concordato di Worms, si
stabilì in pratica che le cariche religiose spettavano solo al papa.
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In Germania nel 1125, alla morte del
re e imperatore Enrico V di Franconia, due fazioni erano in lotta per
l’elezione del successore. I Guelfi volevano eleggere il Duca di Baviera e
Sassonia, della casata degli WELFEN (da qui il nome GUELFI) mentre i
Ghibellini lottavano per i duchi di Svevia, gli Hohenstaffen signori del
castello di Waiblingen o Wibeling (da qui il nome GHIBELLINO)
Ottenne il titolo di re di Germania e
imperatore del Sacro Romano Impero il duca di Svevia Federico I, detto
Barbarossa. Questi scese in Italia per combattere contro i Comuni ribelli.
Subito ci furono gruppi di
italiani ed anche interi comuni che si
schierarono dalla sua parte nella speranza di ottenere favori e vantaggi –
questa fazione fu chiamata dei GHIBELLINI .
Contro di lui si schierarono i Comuni
lombardi che volevano l’autonomia dei loro governi ed erano minacciati di
completa distruzione da Federico di Svevia, contro l’imperatore si schierò anche il Papa con tutti i suoi
sostenitori – questa fazione fu dunque denominata dei GUELFI.
Quando
nei Comuni italiani scoppiavano guerre e rivolte per il potere, le fazioni in
lotta assumevano il nome di GUELFI E GHIBELLINI a seconda che fossero aiutati
e sostenuti dal Papa o dall’Imperatore.
Questi ultimi combattendo a fianco di alcuni Comuni e contro altri cercavano in realtà di prevalere l’uno
sull’altro per i motivi legati ai conflitti sul potere universale. (vedi poteri universali)
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L’IMPERO FEDERICO
PRIMO E FEDERICO
SECONDO DI SVEVIA
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FEDERICO
PRIMO
FA LA PACE CON I COMUNI
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BATTAGLIA DI LEGNANO
Federico I sconfitto
dalla Lega Lombarda 1176
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1183
PACE DI COSTANZA
Federico I
concesse l’autonomia ai Comuni
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I
COMUNI OTTENGONO L’AUTONOMIA
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IL NIPOTE FEDERICO SECONDO DIVENTA RE DI SICILIA
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Federico II di Svevia eredita il REGNO NORMANNO DI
SICILIA e deve combattere in Germania per ottenere il titolo
imperiale
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1214
Battaglia di Bouvines
Federico II alleato con Filippo II Augusto re di Francia e sostenuto dal papa Innocenzo III sconfigge i rivali tedeschi ed il loro alleato Giovanni senza Terra re di Inghilterra
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1215
Rafforzamento del Regno di Francia e del potere di FILIPPO II AUGUSTO
che prende i feudi inglesi in Francia.
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IL
PAPA INNOCENZO III AIUTA FEDERICO II
NELLA GUERRA CONTRO I RE RIVALI
SPERANDO CHE UNA VOLTA DIVENUTO IMPERATORE LASCI IL REGNO DI SICILIA
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COMBATTE IN GERMANIA PER IL POTERE
IMPERIALE
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Federico II di Svevia viene incoronato imperatore
nel 1220
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Debolezza di GIOVANNI SENZA TERRA
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DELLA GUERRA APPROFITTA IL RE DI FRANCIA CHE CHE SI ALLEA
CON FEDERICO CONTRO L’INGHILTERRA
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ALLEATO CON LA FRANCIA SCONFIGGE L’INGHILTERRA
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Entra in CONFLITTO
COL PAPA per la minaccia rappresentata dal suo potere in Sicilia.
Riprende la lotta CONTRO I COMUNI italiani
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Giovanni
senza Terra firmò la MAGNA CHARTA
LIBERTATUMche riconosceva
importanti diritti al Parlamento dei Lords
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LA SCONFITTA INDEBOLISCE IL RE INGLESE
COSTRETTO A CONCEDERE
POTERE AL PARLAMENTO DEI LORDS
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RIPRENDE LA LOTTA CONTRO I COMUNI E IL PAPA MA MUORE
NEL 1250
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Muore improvvisamente nel 1250
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DECADENZA
DEI POTERI UNIVERSALI
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Dopo la morte di Federico II di Svevia nel 1250, il Regno di Sicilia cadde nelle
mani di Carlo d’Angiò , chiamato
dal Papa contro l’erede di Federico, il figlio Manfredi, che fu sconfitto e
morì nella battaglia di BENEVENTO .
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1273
Ha inizio la dominazione degli Angioini nell’Italia meridionale e la sua decadenza
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CRISI DEL POTERE PAPALE
1303
Il Papa Bonifacio
VIII vuole affermare la sua autorità sul re di Francia Filippo IV il Bello ma viene sconfitto e umiliato (schiaffo di Anagni)
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CRISI DEL POTERE IMPERIALE
In Germania il trono imperiale rimase vacante in balia dei
grandi principi tedeschi, fino all’elezione di Rodolfo d’Asburgo –
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RAFFORZAMENTO DELLE MONARCHIE FEUDALI
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La Francia esercita il suo potere sulla Chiesa imponendo, alla morte di Bonifacio VIII, l’elezione del papa Clemente V che trasferisce la sede pontificia ad Avignone in Francia.
Ha inizio la “Cattività
avignonese” – 1309- 1377
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