giovedì 24 novembre 2011

25 novembre Giornata contro la violenza sulle donne 2011

Giornata Internazionale contro 

la violenza sulle donne

per l’eliminazione di tutte le forme di 

discriminazione delle donne 

e per promuovere la parità di genere.


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Violenza sulle donne: Sassari si mobilita


Giovedì 24 novembre dalle ore 18 in piazza Azuni sarà consegnato un fiocco bianco per ricordare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

 L’associazione noiDonne 2005 promuove a Sassari l’iniziativa "Un fiocco bianco per dire no alla violenza sulle donne", in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Giovedì 24 novembre dalle ore 18 in piazza Azuni sarà consegnato un fiocco bianco e un volantino che ricorda i contenuti dell'appello lanciato dalla Libera Università delle Donne.

Alla manifestazione hanno aderito: la Commissione per le Pari Opportunità della Provincia, il comitato Se non ora, quando? e il gruppo Amnesty International di Sassari. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 ha istituito questa Giornata simbolica, invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno.

La Sardegna vanta dati in leggera flessione rispetto alla media nazionale per quanto riguarda il fenomeno della violenza globalmente inteso: su 100 donne 27% hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita, mentre in Italia si arriva a 31,9%. Ma se si vanno a verificare le forme della violenza fisica subita dal partner, l'isola si pone al di sopra della media nazionale per i casi di minacce di percosse, di percosse con l’ausilio di oggetti contundenti, tentativi di strangolamento, soffocamento o ustione.

Inoltre in Sardegna c’è una percentuale di tentato stupro del 24,9 % contro il 21,1% della media nazionale e un dato relativo a rapporti sessuali indesiderati subiti per paura delle conseguenze dell’81,1% contro il 70,5%. Di fronte a questi dati che riflettono un fenomeno per nulla di poco rilievo a livello regionale, le associazioni chiedono un impegno maggiore da parte della politica. Innanzitutto reintegrando i fondi «incredibilmente sottratti ai Centri antiviolenza e alle Case delle donne»; promuovendo azioni positive per la eguaglianza di genere e il rispetto in tutti gli aspetti e campi della società; oltre ad una maggiore presenza nelle campagne pubbliche di sensibilizzazione contro gli stereotipi dei ruoli familiari femminili.


Ogni anno, nel mondo, 350.000 donne muoiono per complicazioni legate alla gravidanza e al parto. La maggior parte di queste morti potrebbe essere evitata attraverso cure mediche di qualità e tempestive.

In Sierra Leone, dove il tasso di mortalità materna è tra i più alti al mondo, i costi del parto sono a carico delle pazienti. Un alto tasso di mortalità materna è una crisi dei diritti umani.

Amnesty International in occasione del 25 Novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, sostiene le donne della Sierra Leone e si batte per garantire assistenza sanitaria gratuita. Sostienile anche tu,dona ora! 

https://www.amnesty.it/flex/