mercoledì 10 agosto 2011

Cosa succede a Londra? A Tottenham l'inizio degli scontri


A partire da sabato 6 agosto Londra è diventata 
teatro di scontri sempre più violenti.


I tafferugli hanno avuto inizio nel quartiere popolare di Tottenham, dove la gente era scesa in strada per protestare contro la morte di un giovane ragazzo di 29 anni, ucciso dalla polizia in cause ancora da chiarire. 

Ma il corteo è ben presto degenerato, trasformandosi in guerriglia urbana che ha incendiato l'area.

Nelle notti successive la rivolta si è allargata anche in altre zone della città, fino a toccare il quartiere di Hackney, sfociando spesso in atti di vandalismo e teppismo.



In diverse zone della città, più di 200 ragazzi incappucciati hanno assaltato negozi e distrutto vetrine

 http://tg24.sky.it/tg24



La prima vittima degli scontri aveva 26 anni: è morto il giovane ferito da colpi di arma da fuoco a Croydon  l'8 agosto. Il giovane era stato trovato sanguinante nell’auto, durante la rivolta.

Il bilancio degli scontri a Londra della notte del 9 agosto è di 44 agenti e 14 civili feriti, tra i quali un uomo di 60 anni in pericolo di vita per alcune ferite alla testa.
A Brent, nordovest Londra, tre persone sono state arrestate e accusate di tentato omicidio dopo l’investimento di un agente che tentava di fermare dei sospetti saccheggiatori.

La polizia londinese sottolinea di aver ricevuto, nelle ultime 24 ore, 28.000 chiamate contro le 5.400 della normale media giornaliera.


Nella capitale numerosi negozi ed edifici sono stati dati alle fiamme e gli agenti vengono affrontati con mazze da baseball e spranghe di ferro. Sono stati dispiegati anche dei blindati. 


Oltre 450 gli arresti eseguiti, 65 le persone incriminate.

A Liverpool e Manchester gruppi di centinaia di giovani a volto coperto hanno dato alle fiamme auto e danneggiato negozi.

A Birmingham, dove è stato dato alle fiamme un commissariato a Handsworth, la polizia ha eseguito oltre 100 arresti.
A Bristol “un gruppo di circa 150 giovani” si è scontrato con la polizia.



Intanto, iniziano già le operazioni per ripulire le zone devastate dalle bande di incappucciati. Grazie a #RiotCleanup, un tag su Twitter, la gente si sta dando appuntamento in diverse parti della città, armata di guanti di gomma, sacchi dell’immondizia e scope.

 http://www.kimblo.com



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Scontri, violenze, saccheggi 

Tutta Londra è in fiamme

Cameron interrompe le vacanze in Italia e rientra Anche il ministro dell' Interno Theresa May e il sindaco Boris Johnson costretti a tagliare le ferie e a tornare in ufficio

LONDRA - Prima Tottenham. Poi Brixton, Peckham, Islington, Hackney, Lewisham, Oxford Circus, King' s Road. A Londra ululano le sirene. I mezzi dei vigili del fuoco, le ambulanze, le volanti della polizia sfrecciano verso nuovi, imprevedibili focolai.  
Se sabato notte la miccia dei disordini era stata la morte del 29enne Mark Duggan, presunto spacciatore di cocaina e membro di una gang criminale, ucciso apparentemente da un proiettile della polizia,
ieri la capitale britannica è stata attanagliata da quella che il ministro per gli Interni ha definito «violenza opportunistica».
Giovani, spesso incappucciati, mascherati, che hanno saccheggiato negozi, incendiato auto, spaccato vetri, preso d' assalto agenti con missili di fortuna, spazzatura, bastoni, merce di camion bloccati dalle proteste.


In cielo gli elicotteri delle emittenti televisive cercano le immagini dell' ultimo scontro, il duello tra una fila di poliziotti in tenuta antisommossa e un gruppo di manifestanti a Hackney, 50 ragazzi che a Oxford Street rompono ciò che si trovano davanti, un antiquario di Chelsea preso d' assalto, la High street di Lewisham che brucia.
La Londra di oggi è sicuramente diversa da quella di quattro giorni fa. In serata le violenze si sono estese a Birmingham, dove gruppi di teppisti hanno saccheggiato negozi del centro. Tensioni anche a Chapeltown, nell' area di Leeds, dove un centinaio di giovani si sono radunati in strada alla notizia che un uomo era stato ferito da colpi d' arma da fuoco.
La Metropolitan Police, la polizia della capitale, è sotto pressione. Ha perso i vertici per lo scandalo delle intercettazioni, deve dimostrarsi unita ed efficiente.
Per le strade il dispiegamento di agenti è massiccio. La prima sera, a Tottenham, non c' erano abbastanza unità. Il vicecommissario capo Stephen Kavanagh ha quadruplicato il totale, eppure la violenza è difficile da contenere. «Queste sono esplosioni di criminalità che non hanno nulla a che fare con la morte di Mark Duggan - ha spiegato -. A Tottenham, sabato sera, c' era una protesta pacifica che è degenerata. Noi dobbiamo scusarci con la famiglia Duggan, alla quale forse non abbiamo dedicato il trattamento dovuto a chi ha perso un figlio o un fratello (il cadavere della vittima è stato mostrato alla famiglia solo sabato, tre giorni dopo la sparatoria, ndr ). Ma adesso non c' è protesta. È difficile capire cosa vogliano esattamente queste persone a parte distruzione e caos».


Kavanagh allargherà le indagini a Twitter e i social media per approfondire il loro ruolo nei disordini.
Il ministro May, tornata frettolosamente dalle vacanze come il vicepremier Nick Clegg e il sindaco di Londra Boris Johnson, ha sottolineato che le manifestazioni non sono rappresentative delle comunità dove si verificano. «Questi criminali - ha detto - verranno portati davanti alla giustizia». Ieri sera ha annunciato il rientro dalle vacanze in Toscana anche il premier David Cameron.
Diane Abbott, deputata laburista di Hackney, ha invitato alla calma e precisato che tra le cause dei disordini ci sono anche i tagli innescati dalla crisi. «Abbiamo comuni sempre più poveri, famiglie con meno sussidi, più disoccupazione. Il costo sociale è grosso».

De Carolis Paola