Oppure l'amore è una piacevole sensazione, qualcosa in cui imbattersi è questione di fortuna?
La maggior parte della gente ritiene che amore significhi "essere amati", anziché amare;
di conseguenza, per loro il problema è come farsi amare, come rendersi amabili, e per raggiungere questo scopo seguono parecchie strade.Una, preferita soprattutto dagli uomini, consiste
nell'avere successo, nell'essere ricchi e potenti
quanto lo possa permettere il livello della loro posizione sociale.
Un'altra, seguita particolarmente dalle donne, è di rendersi attraenti, coltivando la bellezza, il modo di vestire, ecc.
Una terza via, seguita da uomini e donne, è di
acquisire modi affabili, di tenere conversazioni interessanti, di essere utili, modesti, inoffensivi.
Molti dei modi per rendersi amabili sono gli stessi impiegati per raggiungere il successo, per "conquistare gli amici" e la gente importante. Come dato di fatto, quel che la gente intende per "essere amabili", è essenzialmente un insieme di qualità.
Una seconda premessa per sostenere la teoria che nulla v'è da imparare in materia d'amore, è la supposizione che il problema dell'amore sia il problema di un oggetto, e non il problema di una facoltà.
Strettamente legata a questo fattore è una caratteristica della civiltà contemporanea, basata sul desiderio di comperare, sull'idea di uno scambio proficuo.
La felicità dell'uomo moderno consiste nell'emozione di guardare vetrine di negozi, di acquistare tutto ciò che può permettersi, sia in contanti che a rate. Egli (o ella) guarda la gente nello stesso modo. Per un uomo, una ragazza attraente, e per una donna, un uomo attraente, sono gli oggetti della loro ricerca.