venerdì 9 maggio 2008

UCCISIONE DI ALDO MORO 9 maggio1978


Il ricordo di Moro nella giornata della Memoria .


Nella prima giornata del ricordo di tutte le vittime del terrorismo, il presidente della Repubblica e i presidenti di Camera e Senato hanno posto una corona di alloro sulla lapide in ricordo di Aldo Moro, ucciso esattamente 30 anni fa: il nove maggio il suo corpo venne ritrovato nel bagagliaio di un'auto in via Caetani


Esattamente 30 anni fa moriva Aldo Moro.


Il nove maggio del 1978 infatti venne ritrovato il suo cadavere nel bagagliaio di una Renault 4 in via Caetani, tra piazza del Gesù, sede della Dc, e via Botteghe Oscure, quartier generale del Pci. Mentre per la prima volta al Quirinale si celebra il “Giorno della memoria”, istituito per ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi.






Il primo a recarsi in via Caetani è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che alle 9,45 ha deposto una corona sulla lapide e si è soffermato in raccoglimento davanti alla lapide che ricorda quel tragico 9 maggio di trent'anni fa, quando il presidente Moro "fu freddamente ucciso con disumana ferocia da chi tentava inutilmente di impedire un programma coraggioso e lungimirante".
Nella strada erano già presenti vari esponenti politici tra cui Gerardo Bianco, Beppe Pisanu, Gianfranco Rotondi, Mauro Cutrufo, Luigi Zanda, Vannino Chiti e Rosy Bindi. C'erano anche il prefetto di Roma Carlo Mosca e il questore della capitale Marcello Fulvi.Questa mattina in via Caetani sono stati i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, a deporre le corone d'alloro sulla lapide che ricorda il tragico ritrovamento. Poco dopo le 10 era arrivato anche il segretario del Cdm Gianni Letta, che ha deposto una corona d'alloro davanti alla lapide. Letta si è fatto il segno della croce ed è rimasto in raccoglimento alcuni minuti davanti alla lapide, mentre una tromba intonava le note de Il Silenzio.



"Essere qui oggi per noi significa ricordare e rinnovare un grande dolore che non è mai venuto meno", ha commentato Rosy Bindi che si è commossa incontrando il fotografo dell'Ansa, che aveva scattato le prime foto del corpo del presidente della Dc nel bagagliaio della Renault rossa, e non è riuscita a trattenere le lacrime.
"Il sacrificio di Aldo Moro - ha detto - come quello di tutte le vittime del terrorismo è la dimostrazione che la democrazia e la libertà non si conquistano una volta per tutte. È nel sacrificio di autentici servitori dello Stato – ha proseguito - che si costruisce il futuro della democrazia di tutti noi".

Bindi ha aggiunto che Aldo Moro è stato un politico capace di "interpretare la società e il suo cambiamento e mettere le istituzioni al servizio della società". Mentre per Dario Franceschini del Pd "il valore della memoria è importante, perché anche i giovani devono sapere che cosa è stato il terrorismo".

09/05/2008 11:09 da L'UNIONE SARDA.it

MORO: MARRAZZO, SAPEVA IMMAGINARE UN FUTURO CONDIVISO

"Trent'anni dalla morte di Aldo Moro seguita di poche settimane a quella degli uomini della sua scorta.
Sembra passata un'eternita' da quell'Italia che pure parlava di grandi riforme e di grandi alleanze e che viveva sotto la minaccia dei terrorismi.
Perse la vita in quell'Italia un uomo politico che incarnava il senso dello Stato e il rispetto delle istituzioni democratiche.
Un uomo che aveva il coraggio di uscire dagli schemi e di immaginare un futuro condiviso.
Il suo ricordo e il suo esempio potranno forse aiutarci a guardare avanti non solo per quello che vogliamo cambiare, che e' molto, ma anche per quei valori di riferimento dai quali non vogliamo prescindere."
Lo afferma il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, in occasione dell'anniversario della morte di Aldo Moro.

da La Repubblica.it

vedi anche :

I dieci misteri irrisolti del caso Moro
di Daniele Biacchessi


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