Nell’Italia dei malfattori
e delle cricche si oltraggia
la memoria dei servitori dello Stato
che hanno pagato con la vita
la dedizione al bene comune.
Nella Repubblica dei dossier
e dei complotti le canaglie di sempre
tramano per sovvertire la democrazia
delle persone oneste che si indignano.
Oggi i professionisti dell’antimafia
si appellano alla legalità con un giustizialismo feroce
per regolare i conti con l’avversario politico.
Qualche sciacallo si confonderà tra la gente comune
in via D’Amelio, dove diciotto anni fa
un uomo giusto e la sua scorta sono stati massacrati
dalla mafia e dagli omissis delle istituzioni.
Nicola Vacca