sabato 25 aprile 2015

25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE



"Era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere 

uomini: di morire da uomini per vivere da uomini."

 Piero Calamandrei




TUTTO SUL 25 APRILE IN QUESTO BLOG :   http://cgpangioy.blogspot.it/search/label/25%20aprile



Da Wikipedia « Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire. »
(Pertini proclama lo sciopero generale, Milano, 25 aprile 1945)

L'Anniversario della liberazione d'Italia (anche chiamato Festa della Liberazione, anniversario della Resistenza o semplicemente 25 aprile) viene festeggiato in Italia il 25 aprile di ogni anno e rappresenta un giorno fondamentale per la storia d'Italia: la fine dell'occupazione nazista ed il termine del ventennio fascista, avvenuta il 25 aprile 1945, al termine della seconda guerra mondiale.
Cinzia




"Oggi la nuova resistenza consiste nel difendere le posizioni 

che abbiamo conquistato; difendere la Repubblica e la 

democrazia.

Sandro Pertini"

Com'è valida oggi questa esortazione. Perché il testamento di molti giovani e giovanissimi che hanno rifiutato il fatalismo e la passività, scegliendo la lotta contro la tirannia nazi-fascista, morendo fucilati o torturati per questa brama di 'libertà e giustizia', in questi nostri giorni di quasi cupio dissolvi della politica vera, lo si sarebbe dovuto onorare, dopo più di sessanta anni, con un Italia più libera, più giusta e più democratica. E invece ci tocca "resistere" per non perdere questa memoria, a causa di una cosiddetta sinistra imbelle e indecorosa e di una pseudo destra populista-peronista-padronale che destra democratica non è (penso alla destra storica italiana, durante il risorgimento e l' alta dignità dei suoi rappresentanti e penso alle altre destre europee democratiche del nostro tempo).

Nella mia libreria trova posto "sacro" il libro dei condannati a morte della Resistenza(Ed. Einaudi). Lettere stupende che fanno tremare i polsi per tanta dignità, umanità-pietà anche- che quelle parole contengono. In una di queste lettere  un giovane 19enne scrive ai genitori.

C' è tanto amore nelle sue parole ma anche tanta dignità ed orgoglio, per dir così, della ragione e della logica umanistica, basato sulla riflessione, azione, scelta di libertà contro le demagogie delle dittature e le metafisiche dei cosiddetti "uomini della provvidenza" di carlayliana memoria che incarnerebbero un qualche spirito divino nella storia.

E questo giovanissimo, nell'amare i genitori, li rimprovera al contempo, con ferma dolcezza, quasi figlio-padre, del loro fatalismo e qualunquismo etico. Dirà - cito a memoria ma potrei toccare con mano quelle parole che ho fatto studiare tanto tempo fa a dei ragazzi della borghesia bene della mia città (era un istituto privato)- che non basta lavorare con dignità, che non basta fare il proprio dovere alla luce di leggi e padroni, che non basta preoccuparsi dei figli e delle famiglie. La vita sociale e politica, dirà, è partecipazione critica ed attiva alla cosa pubblica.19 anni! Un eroe ed intellettuale - passatemi la retorica, vi prego.

In sintesi, ciò che cantava Gaber, è ancora valido.

http://youtu.be/nulKUZ1sWlA


Celebro nel mio petto, quasi in segreto, questa giornata che è stata ormai sporcata da migliaia di ipocrisie e di revisionismi storici - la dittattura, ricordiamolo, è sempre un invisibile drago carsico che mira a manifestarsi, ma voglio anche usarla simbolicamente.

Sia anche giornata, in cui si inizi la lotta contro le tirannie dell' Io, della psiche, delle abitudini, dei conformismi.
Enrico







Uno dei vantaggi ( si fa per dire ) della mia età, è aver visto con gli occhi di bambino gli avvenimenti di quei giorni. 
Per molti adulti era la fine di un incubo, per altri l'inizio della fine o la fine vera. 
Giorni indimenticabili e irripetibili. Il grande momento era arrivato, la fine della tirannia. Questo è stato il 25 aprile, giorno simbolo, durato poche settimane. 
Poi, l'inizio delle delusioni, le promesse mancate. 
Le armi, poche e conquistate con il sangue, confiscate dai nuovi padroni. 
La congiura e gli accordi tra i potenti vincitori non consentirono al popolo di portare a termine la Liberazione.
Mi vengono le lacrime agli occhi pensando a tutti quei ragazzi morti. Il loro sacrificio è servito solo a una nuova razza di padroni e parassiti.
Nicola

(da  http://lateladipenelope.forumattivo.com/t5382-25-aprile-festa-della-liberazione#119908)



TUTTO SUL 25 APRILE IN QUESTO BLOG: http://cgpangioy.blogspot.it/search/label/25%20aprile