La scoperta, che è pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences(PNAS), potrebbe permettere la progettazione di nuove piante per la produzione di oli vegetali che sostituiscano i derivati del petrolio.
"Gli acidi grassi vegetali muovono ogni anno un mercato da circa 150 miliardi di dollari", ha ricordato John Shanklin, autore principale dell'articolo. "Le loro proprietà, e quindi la loro possibilità di utilizzo, sono determinate dalla posizione dei doppi legami nelle catene di idrocarburi che ne compongono la struttura portante. Così la capacità di controllare le posizioni dei doppi legami ci permetterebbe di progettare e produrre nuovi acidi grassi da usare come materie prime industriali."
Gli enzimi responsabili della disposizione dei doppi legami, chiamati desaturasi, rimuovono atomi di idrogeno e inseriscono doppi legami tra atomi di carbonio adiacenti in punti specifici delle catene di idrocarburi. Ma come faccia un certo enzima a "sapere" dove inserire il doppio legame, laddove un altro enzima strettamente correlato lo inserisce in un punto differente era fino a oggi un enigma.
"La maggior parte degli enzimi riconosce specifiche caratteristiche nelle molecole su cui agiscono che sono molto vicine al punto in cui l'enzima esercita la sua azione. Ma in questo caso, tutti i gruppi carbonio-idrogeno che formano l'ossatura degli acidi grassi sono estremamente simili, e sono privi di caratteristiche distintive: è come un corda ingrassata priva di qualsiasi appiglio", ha detto Shanklin. (gg)
(20 settembre 2011)
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