puliamo il mondo
La più grande iniziativa mondiale di volontariato per la difesa dell'ambiente, che ogni anno vede milioni di persone impegnate a ripulire strade, parchi, giardini pubblici, aree degradate.
Nell’anno europeo del volontariato migliaia di cittadini in azione in tutto il Paese contro il degrado ambientale:
dalle grotte di Polignano a Mare (Ba) al quartiere di Scampia a Napoli, dal Canal Grande a Venezia fino a Riace (RC) migliaia di cittadini s'impegneranno per un mondo più bello e vivibile.
Due week end dedicati al volontariato ambientale per ripulire e recuperare aree degradate e rendere più belle e vivibili le nostre città: torna Puliamo il mondo, la versione italiana dell’internazionale Clean-up the world, realizzata in Italia da Legambiente in collaborazione con la Rai.
“L’appuntamento di Puliamo il Mondo ogni anno ci ricorda come il problema dei rifiuti rimane una delle grandi sfide ambientali ancora aperte ed inoltre che la raccolta differenziata è la via maestra non solo per superare il problema, ma anche per ridurre considerevolmente i consumi energetici del nostro paese. Anche dal riciclo dei rifiuti può arrivare, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, un aiuto per ridurre le bollette delle famiglie”.
Il riutilizzo dei materiali, consente risparmi energetici enormi, basti pensare che con il riciclo dei soli vetro e alluminio si ottiene, già oggi, un risparmio energetico paragonabile alla produzione di circa tre centrali nucleari da 1.000 Megawatt. Riducendo le quantità di rifiuti destinate alle discariche e agli inceneritori si abbattono le emissioni di sostanze responsabili dei cambiamenti climatici di una quantità che per Legambiente è stimabile tra i 51 e i 72 milioni di tonnellate di CO2.Per questo Puliamo il Mondo quest’anno sarà orientata anche a promuovere in modo particolare l’uso consapevole della risorsa acqua. Il nostro Paese, infatti, detiene il record mondiale di consumo pro capite di acque minerali con il conseguente utilizzo di milioni di bottiglie di plastica da smaltire e l’emissione di tonnellate di CO2 per il trasporto.
Un business che non tiene in nessun conto i concetti di risparmio e sostenibilità, “Basti pensare che solo un terzo delle bottiglie di plastica utilizzate per l’acqua minerale viene raccolto in modo differenziato e destinato poi al riciclaggio, mentre i restanti due terzi finiscono in discarica o in un inceneritore”. Il consumo annuo di 12 miliardi di litri di acqua imbottigliata comporta, per la sola produzione delle bottiglie, “l’utilizzo di 350mila tonnellate di polietilene tereftalato (PET), con un consumo di 665 mila tonnellate di petrolio e l’emissione di gas serra pari a circa 910 mila tonnellate di CO2”.
Puliamo il Mondo 2011 a sostegno dei piccoli comuni
L'edizione 2011 di Puliamo il Mondo sarà dedicata ai piccoli comuni
“Difendiamo un pezzo d’Italia che garantisce innovazione, qualità ambientale e coesione sociale”
“L’esigenza di eliminare sprechi e risanare l’economia del Paese rivedendo anche l’organizzazione degli Enti locali non può che trovarci d’accordo ma questo non giustifica i tagli indiscriminati che questa manovra sta imponendo, soprattutto su realtà come i piccoli comuni che sempre più spesso dimostrano di essere, non solo custodi delle tradizioni, ma anche laboratori ideali d’innovazioni ed eccellenze. Sopprimerli con questo criterio significa sgretolare una parte sana dell’Italia, con un’operazione dove i costi supereranno di gran lunga i benefici”.
Così Vittorio Cogliati Dezza annuncia l’adesione di Legambiente alla mobilitazione indetta dall’Anci a Milano per lunedì 29 agosto contro l’ipotesi paventata dalla manovra bis di sopprimere tutti i comuni sotto i mille abitanti.
Legambiente ricorda che ben il 94% dei comuni italiani con meno di 5mila abitanti ha almeno un impianto da fonti rinnovabili sul proprio territorio e che circa il 68% degli oltre 2000 comuni presenti all’interno delle aree protette è un piccolo comune.
“I piccoli municipi sono veri modelli d’avanguardia che da diverso tempo dimostrano di poter riattivare economie sane e sostenibili investendo sulle fonti rinnovabili, praticando il risparmio energetico e la raccolta differenziata, applicando sistemi di qualità in agricoltura e nelle produzioni manifatturiere.
Sono insomma il futuro desiderabile dell’Italia e per questo li difenderemo anche manifestando il nostro dissenso insieme a Anci e agli amministratori dei piccoli centri lunedì prossimo a Milano ”.