martedì 18 gennaio 2011

LUCE E OMBRA DENTRO DI NOI

PAURE E BISOGNI DELL’ADOLESCENZA

L'adolescenza è definibile come un periodo di passaggio caratterizzato da un percorso che cela e rivela insidie e difficoltà.
È un transito che evoca l'immagine del ponte,quel ponte che collega passato e futuro; un ponte sospeso e 'sconnesso'.
La dimensione psicologica che vi si attiva indirizza verso la ricerca di una identità personale.
Le spinte conflittuali tra essere e apparire, tra bisogno di dipendenza e desiderio di autonomia generano atteggiamenti contraddittori
Trasgressivi e estrovertiti gli uni, regressivi e introvertiti gli altri. 
L'adolescente a volte appare isolato dal contesto familiare e sociale — la propria stanza ad esempio è vissuta come uno 'spazio sacro', il luogo della solitudine, del silenzio, del pianto, dell'attività fantastica e immaginativa — ma al contempo è facile osservare quello stesso ragazzo inserito nel gruppo dei pari con i quali si affaccia al mondo per 'provare' anche se stesso.
I modelli genitoriali, inoltre, tendono a essere contestati e depotenziati, perdono cioè quel valore caratteristico delle età precedenti. 
Inizia, infatti, in questo periodo l'esigenza di rispecchiarsi in immagini nuove; è la ricerca di un 'ideale' a cui tendere, ideale che possa esprimere gli inquietanti moti interiori vissuti e indicare una strada che plachi l'ansia  delle paure “abbandoniche” e del timore di crescere.

Anna Maria Sassone




Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità. 



Martha Medeiros