giovedì 22 settembre 2011

l'importanza di studiare ITALIANO


ALCUNI PARERI DEGLI STUDENTI DI  IV CHIMICI


Ho iniziato a studiare l’italiano alle elementari; non era una delle mie materie preferite, ma col passare del tempo e lo scorrere degli anni si è rivelata una delle materie che mi ha affascinato di più. Secondo me non si apprende solo tra i banchi di scuola, ma anche nella vita quotidiana, leggendo libri di vario genere come gialli e romanzi, e leggendo i quotidiani. È una  materia che arricchisce nella vita e serve soprattutto alla comunicazione tra le persone e per esprimere sensazioni e sentimenti. C’è un grande autore della letteratura italiana che mi ha colpito: è Francesco Petrarca, grande uomo e poeta che è riuscito ad esprimere e a far capire le proprie sensazioni attraverso le poesie indirizzate a Laura, la donna di cui era innamorato.
ILARIA

Ho sempre pensato che la capacità di esprimersi nel modo più corretto e la ricchezza del lessico non dipendano dallo studio scolastico, ma da un interesse personale nel voler approfondire argomenti e tematiche che richiamano curiosità. Certamente la scuola insegna la grammatica e le basi della letteratura. Degli studi passati ho trovato interessante lo studio del Dolce stil novo e di Dante, Petrarca e Boccaccio.
MARIA 



Studiare l’italiano per tutti noi studenti è molto importante perché ci serve per arricchire  non solo il nostro linguaggio ma anche la nostra cultura. Un altro aspetto molto importante è quello di saper leggere e scrivere, perché ci serve anche per essere sempre aggiornati su tutto. Quindi è molto importante leggere, sia libri che giornali, perché tutte le notizie che apprendiamo ci serviranno per un futuro. Negli anni scorsi un argomento che mi ha colpito è stata la Divina Commedia e soprattutto l’analisi dei canti dell’Inferno, tra cui in particolare il III e l'VIII.
SALVATORE


Secondo il mio parere studiare l’italiano significa soprattutto approfondire il lessico rafforzandolo, imparando dei termini nuovi ed educativi. Ho imparato a leggere grazie ai giochi educativi per bambini che mostravano l’alfabeto e diverse didascalie. Un po’ più tardi, con l’ingresso alla scuola primaria, grazie anche alle basi di lettura, ho imparato subito a scrivere. Detto questo, non sono un amante della lettura dei libri, però mi piace molto dare un’occhiata ai giornali, in particolar modo a quelli di cronaca e a quelli sportivi. Penso che ascoltare e parlare non siano capacità legate direttamente allo studio della materia scolastica, ma siano capacità da arricchire in modo più personale. Sono capacità utili per il futuro, più che altro perché quando si entrerà a far parte della vita lavorativa “saper parlare” bene sarà sicuramente importante.
LUCA

                                                                                                                         
A mio parere l’italiano è una materia fondamentale nella formazione dei ragazzi. Ho sempre avuto un interesse particolarmente accentuato per questa disciplina, sia per la parte lessicale e grammaticale, sia per quanto riguarda la “storia” che ha caratterizzato lo sviluppo della nostra lingua. Amo scrivere, ma ancor più leggere. Sin dalle elementari mi è stata insegnata l’importanza dei libri, e con l’andare degli anni, mi sono confrontata con diversi generi letterari e, attraverso la scuola, con le diverse correnti artistiche del nostro paese. Provo molto interesse per lo stile epico, nato in Grecia; in merito alla letteratura italiana, mi hanno colpito alcune opere del Rinascimento, come le gesta di Orlando nell’Orlando furioso” di Ariosto e il racconto delle crociate nell’opera “Gerusalemme liberata” di Tasso.
SANNA M



Io credo che l’italiano sia molto importante per la vita di tutti i giorni, cioè se io voglio dialogare con qualsiasi persona in qualsiasi contesto, devo utilizzare il linguaggio appropriato ad ogni situazione. Quindi l’italiano non è solo materia scolastica a sé. Devo essere sincero, non mi piace la mia grafia, mentre la letteratura italiana non mi è mai dispiaciuta. Le opere studiate durante l’anno scorso che mi hanno colpito maggiormente sono: il sonetto di Dante “Guido i’ vorrei che tu Lapo ed io”, dal significato intenso per l’epoca in cui è stato scritto.
LUIGI


Per me studiare l’italiano significa essere a conoscenza di un modello linguistico da utilizzare per poter parlare e per poterci esprimere nel miglior modo possibile con la comunità. Penso che leggere e scrivere sia uno dei metodi migliori per poter imparare la grammatica che caratterizza la nostra lingua. La lingua italiana nel tempo ha subito molte trasformazioni, infatti deriva dalla lingua latina. Un’opera che ho studiato e che mi è rimasta impressa è la Divina Commedia, opera scritta da Dante Alighieri, nella quale il poeta immagina un viaggio per liberare gli uomini dai peccati e vizi.
RAIMONDO



Per me l’italiano è la base della formazione di una persona. Già da piccoli ci viene insegnato a leggere e scrivere, all’inizio sembrano cose molto difficili da apprendere, ma poi con il corso degli anni uno approfondisce. Durante gli anni scolastici ho notato che ci sono persone portate per l’italiano e altre che nonostante tutto nella parte grammaticale fanno parecchi errori. È anche vero che saper leggere e scrivere ci serve per poter dialogare meglio con le persone. Io ho migliorato il mio italiano anche leggendo libri e giornali, però più che altro mi piace dedicarmi alla lettura di romanzi, di storie vere che si avvicinano alla mia vita, oppure devo ammettere che mi piacciono anche storie fantastiche che mi danno modo di svagare la mente. Le storie scritte nei libri hanno anche la capacità di portarci altrove con la mente. Ammetto che leggere arricchisce il nostro italiano, ma penso che anche ascoltare le persone colte sia un vantaggio in più. Per un futuro riguardo il campo del lavoro, saper parlare bene è un punto a nostro vantaggio; questo dipende a seconda del lavoro che svolgiamo.
MARIA GIOVANNA