venerdì 12 dicembre 2008

DEDICHIAMO LA BIBLIOTECA A SIMONETTA

IL 22 DICEMBRE 2008


VERRA' INTITOLATA A


SIMONETTA CECARO


LA BIBLIOTECA DELL'ITI ANGIOY


In ricordo di una professoressa dalla grande umanità e di una grande gentile amica

Ci è passata accanto silenziosamente e se n'è andata rassicurandoci col suo sorriso




mercoledì 10 dicembre 2008

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Convenzione adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948

Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
L'ASSEMBLEA GENERALE
proclama
la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

http://it.wikisource.org/wiki/Dichiarazione_Universale_dei_Diritti_dell%27Uomo


ANSA.IT sessantesimo anniversario della DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI 10 dicembre 2008

Speciale: 60/a Dichiarazione universale dei diritti umani
Compie oggi 60 anni la Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata il 10 dicembre 1948 dai 51 paesi allora aderenti all'Onu. Sono in programma numerose iniziative per celebrare l'appuntamento.

In un messaggio ai presidenti delle Camere, il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha ricordato la necessita' di garantire il primato della persona e della sua dignita' su basi di liberta' e di eguaglianza e di impegnarsi per prevenire ogni ingiustificata violazione dei diritti e garantirne la loro tutela.
COSA PREVEDE LA DICHIARAZIONE
LE VIOLAZIONI PIU' DIFFUSE
DOVE LE VIOLAZIONI RESTANO GRAVI
LE DICHIARAZIONI DELL'ISLAM
CARTA PER DIRE NO ATROCITA'GUERRA

ASSOCIATE
NAPOLITANO, GARANTIRE PRIMATO DELLA PERSONA
SCHIFANI: LIBERTA' CREDO, PAROLA E DA BISOGNO
DICHIARAZIONE SCONOSCIUTA A GIOVANI
A PALAZZO FARNESE RICORDI E FUTURO

SPECIALI
Photostory: diritti umani, le immagini dal mondo

PAPA: DIRITTI UMANI FRAGILI SE NON FONDATI SU DIO
ANSA - 10 dic 2008

lunedì 3 novembre 2008

ITI ANGIOY ATTIVITA' POR SARDEGNA


All’ITI Angioy sono in svolgimento le attività nell’ambito del POR SARDEGNA - Misura 3.6 “Prevenzione della dispersione scolastica e formativa” – azione 3.6.a



All'ITI Angioy è in attività un nuovo servizio di Accoglienza che usufruisce dei fondi POR SARDEGNA - Misura 3.6 “Prevenzione della dispersione scolastica e formativa” – azione 3.6.a
L’Istituto, che ha un’utenza di circa mille studenti, con i suoi quattro indirizzi: meccanico, chimico, elettrotecnico e informatico, sta attualmente subendo il contraccolpo della contrazione della popolazione scolastica, superata brillantemente negli anni passati. Le “riforme”, le “finanziarie” o per meglio dire i “tagli” succedutisi negli anni hanno penalizzato pesantemente gli Istituti Tecnici. L’esigenza di mantenere laboratori, strumentazioni e personale tecnico adeguati ed al passo con i tempi; la realtà sarda con un accentuato pendolarismo unitamente all’inefficienza dei mezzi di trasporto pubblico e delle infrastrutture in genere; il sempre più scarso interesse degli studenti legato alle crescenti difficoltà economiche e sociali del territorio ed alla penuria di industrie e posti di lavoro: sono tutte cause di un malessere che grava su una scuola di indirizzo tecnico industriale che negli anni ’80-’90 vantava una popolazione scolastica di circa duemilacinquecento studenti. I docenti dell’ITI hanno sfruttato l’opportunità dei fondi della Regione Sarda con contributi della Comunità Europea, per realizzare un originale Progetto che ha consentito alla scuola non solo di allestire
un ampio locale dove gli studenti possono usufruire di buoni pasto gratuiti ed essere accolti e vigilati in tutta sicurezza, durante l’intervallo tra le lezioni antimeridiane e le attività del pomeriggio,ma anche di mettere a disposizione dei ragazzi (anche con amici e familiari) ulteriori spazi:

una sala per fare i compiti, leggere, fare ricerche al computer o sui libri, individualmente o in gruppo, in modo del tutto autonomo o, a richiesta, con l’apporto di docenti tutor e una psicopedagogista;
una dotazione di audiovisivi per proiezioni di film e documentari;


una sala musica completamente attrezzata di strumentazione per il suono e la registrazione, in cui i gruppi spontanei dei ragazzi pssono usufruire dei consigli di un esperto;




un laboratorio mobile di informatica che dispone di quindici computer portatili e personale docente a disposizione per ogni esigenza di studio e di svago.




L’iniziativa è stata gradita dalle famiglie, in
formate attraverso lettere esplicative ed assemblee di genitori, e dai ragazzi che rispondono con interesse affollando i locali.


A causa degli eccessivi ritardi burocratici, il Progetto è potuto partire solo tra la fine dell’anno scolastico scorso e l’inizio dell’attuale. Entro il 2008 non potrà più usufruire dei fondi. La scuola dovrà fare uno sforzo per protrarre e mantenere stabilmente questa attività e si aspetta dalle autorità locali attenzione e sostegno.

Questo Progetto ha dimostrato che i giovani rispondono attivamente se vengono loro offerte le giuste opportunità.
Essi hanno necessità, in una realtà sociale frantumata ed in crisi di identità, di incontrarsi, aggregarsi, avere interessi comuni, godere di spazi liberi ed autonomi, non sempre e necessariamente strutturati in ore di lezione con obblighi di frequenza e di verifiche disciplinari.
La scuola si deve rinnovare ed aggiornare con una tecnologia al passo con i tempi e la disponibilità ad aprirsi ad un libero movimento spontaneo di aggregazione ed incontro che saggiamente riesca ad unire ed armonizzare lo studio, il relax ed il divertimento.

giovedì 16 ottobre 2008

SCUOLA E RIFORMA

PARLIAMO DI SCUOLA E DELLA RIFORMA GELMINI

Il taglio Gelmini-Tremonti è pronto nei minimi dettagli.

Da oggi inizierà ad essere presentato in Commissione Cultura alle parti sociali per poi essere approvato da Camera e Senato. Sarà una settimana decisiva.
Questi i punti principali.
Scuola dell’Infanzia: da 40 ore con 2 insegnanti orario ridotto a 24 ore settimanali e maestra unica. Personale in ruolo in esubero utilizzato per eventuali prolungamenti pomeridiani.
Scuola Primaria: Maestro Unico per 24 ore settimanali. Prolungamenti pomeridiani fino a 27 o 30 ore su richiesta delle famiglie a condizione però che l’organico lo consenta.
Organico che sarà tuttavia stabilito sulla base delle 24 ore. Punto interrogativo sul destino del personale in ruolo in esubero. Idem sul tempo pieno.
Insegnate unico previsto per il momento solamente nelle prime tre classi delle elementari. Fonti sindacali parlano di un taglio di 50.000 cattedre in 5 anni.
Scuola Media Inferiore: riduzione dell’orario settimanale da 32 a 29 ore. Taglio di 10.300 insegnanti secondo le stesse fonti ministeriali. Non si capisce cosa accadrà al personale in esubero e come verrà realizzato il potenziamento annunciato dell’Italiano, della Matematica e dell’inglese.
Scuola Superiorie: 4 ore settimanali in meno. I tagli colpiranno soprattutto gli istituti tecnici e professionali, laboratori inclusi.
1.2.3 La Scuola secondaria di I grado vedrà un calo orario da 32 ore settimanali a 29. L’orario effettivo di lavoro di tutti i docenti sarà di 18 ore. Sarà riorganizzato il quadro orario del tempo prolungato con un orario massimo di 36, superando il sistema delle compresenza. Per le medie si prevede una rivisitazione delle classi di abilitazione, privilegiando gli insegnamenti di base e le aggregazioni umanistico letterarie, scientifico tecnologiche e linguistiche. Il tutto entro dicembre.
1.2.4 Scuola secondaria di II grado. L’orario per licei classici, linguistici, scientifici e scienze umane sarà pari ad un massimo di 30 ore settimanali. Per i licei artistici, musicali e coreutici di 32 ore. Per gli istituti tecnici e professionali 32 ore
1.2.5 Istruzione per adulti. L’obiettivo è di rivedere l’assetto organizzativo didattico e di legare l’autorizzazione dei corsi al monitoraggio degli esiti finali. Gli esuberi non potranno essere utilizzati in attività non ordinamentali
1.2.6 Docenti tecnico-pratici. L’obiettivo è una riduzione del 30% delle ore di compresenza con il docente titolare di cattedra, oltre ad una revisione delle funzioni
2. Riorganizzazione della rete scolastica
2.1 Accorpamento ad altri istituti o smembramento di 2.600 istituti con un numero di alunni inferiore alle 500 unità. Una operazione che riguarda il 20% delle istituzioni scolastiche.
3. Razionalizzazione ed efficiente utilizzo delle risorse umane della scuola
3.1 Il rapporto alunni-classe si eleverà di uno 0,20 il primo anno (2009/10), mentre da ciascuno dei due anni scolastici successivi di 0,10. Il totale sarà di 0,40 in tre anni
Ciò significherà:
-Scuola primaria: il numero di alunni per classi è definito in min. 15 – max 27; per le pluriclassi, min. 8- max 18, nei comuni montani, piccole isole e minoranze non inferiore a 12.-Scuola di primo grado: le prime classi sono costituite, sempre di norma da non più di 27 e non meno di 18 alunni, con la possibilità di ridistribuire le “eccedenze” in non più di una o due alunni e, comunque una prima classe deve essere formata da meno di 29 alunni. Le seconde e terze sono determinate con i rispettivi alunni delle prime classi, sempre che rispettino la media di 20 alunni, 14 alunni minimo, invece la deroga è fissata per le aree di montagna ecc.; per la classi con alunni di corsi diversi, il numero di alunni non potrà superare le 14 unità-Istituti e Scuole di secondo grado: le prime classi sono costituite con non meno di 27 alunni per classe, utilizzando il divisore 27, considerato il numero complessivo degli alunni iscritti e la serie storica dei tassi di ripetenza, le “eccedenze” sono distribuite fino a un max di 30 alunni. Per le sezioni staccate e scuole coordinate il numero di alunni minimo è fissato a 25 unità, per le classi articolate in gruppi di diversi indirizzi, le classi dovranno essere costituite con non meno di 27 e il gruppo di minore consistenza con 12 alunni, una deroga a 20 alunni. E’ ammessa per motivazioni oggettive (limitate dimensioni di aule e laboratori, necessità di utilizzare strumenti tecnici voluminosi o di macchine e materiali pericolosi per l’incolumità fisica degli allievi) una deroga ad un minimo di 22 alunni. Classi intermedie e terminali, sono costituite classi intermedie, in numero pari a quelle inferiori, purché con un numero minimo di 22 alunni; per le classi terminali il limite minimo è di 15 alunni
· 3.2 riconduzione a 18 ore di tutte le cattedre di scuola di I e II grado, eliminando la clausola di salvaguardia della titolarità
· 3.3 l’organico dei docenti per l’istruzione degli adulti sarà definito non in base agli iscritti, ma allo storico degli alunni scrutinati
· 3.4 sostegno per l’istruzione a distanza
· 3.5 rideterminazione dei posti di sostengo per alunni disabili in base alla legge 24 dicembre 2004 n. 244
· 3.6 i docenti inidonei per motivi di salute saranno impiegati in altre amministrazioni
· 3.7 saranno attivati corsi di riconversione per i docenti di classi di concorso in esubero per l’inserimento in classi di concorso più ampie
· 3.8 saranno rivisti gli istituti giuridici che comportano comandi, collocamenti fuori ruoli, utilizzazioni
4 Personale ATA.
La riduzione riguarderà il 17% della dotazione organica. Il taglio seguirà la riduzione del numero delle istituzioni scolastiche (vedi punto 2.1). Si tenterà di salvaguardare il contingente degli assistenti amministrativi. Vedi articolo Tagli ATA per profilo professionale
Il totale dei tagli al personale (docenti + ATA) sarà di 87.400 più 44.400 unità, per un totale di 131.800

lunedì 13 ottobre 2008

ANNO SCOLASTICO 2008/2009

ANNO SCOLASTICO 2008/2009
Gli eventi di questo inizio d'anno:
  • La nostra scuola ha partecipato con alcune classi alla FESTA DEL LETTORE assistendo ad una conferenza tenuta dal prof. LUIGI MANCONI sul tema del suo nuovo libro : L'IMMIGRAZIONE
  • Le classi terze dell'Angioy hanno assistito ad un incontro con l'associazione INTERCULTURA che offre agli studenti la possibilità di scambi culturali con paesi esteri
  • L'associazione INTERCULTURA ha anche tenuto una conferenza presso l'aula magna dell'Università di Sassari sul tema degli scambi culturali come occasione di crescita e arricchimento
  • Nell'ambito del Progetto Regionale "Angioy 2008", DAL PRIMO OTTOBRE E' IN FUNZIONE NEL NOSTRO ISTITUTO IL SERVIZIO ACCOGLIENZA RISTORO E SVAGO che offre la possibilità a tutti gli studenti di trascorrere in idonei locali della scuola la "pausa pranzo" usufruendo di buoni pasto gratuiti; inoltre offre agli studenti la possibilità di svolgere attività, in modo del tutto libero ed autonomo, di studio, ricerche, musica, informatica, internet, proiezioni di film, con la presenza di personale ausiliario, tecnici, docenti esperti e tutor.
  • Nell'ambito delProgetto Scuole Aperte , in questi giorni si stanno attivando LABORATORI DI MUSICA, PITTURA, TEATRO, CINEMATOGRAFIA e RECUPERO DI MATERIE DI BASE
  • Il 21 ottobre presso l'aula magna dell'ITI Angioy gli studenti potranno incontrare una giovane scrittrice sarda SAVINA DOLORES MASSA, che presenta il suo libro,intitolato "UNDICI", una intensa e coinvolgente rievocazione di un gruppo di giovani africani morti su una "carretta del mare".
  • Nei giorni 13, 14, 15 novembre l'ITI Angioy parteciperà alla SETTIMANA NAZIONALE DELL'EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE patrocinata dall'UNESCO. Il tema di quest'anno è IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI. Alla presenza delle autorità locali e di rappresentanti delle associazioni ambientaliste la manifestazione si svolgerà con: conferenze di esperti, una mostra dei lavori prodotti dai nostri studenti e da altre scuole di Sassari e provincia, una dimostrazione pratica dei progetti realizzati dai nostri alunni sulla SEPARAZIONE DELLE PLASTICHE e sul RICICLAGGIO DI HARDWARE OBSOLETI, la realizzazione a titolo dimostrativo di un'isola ecologica.

venerdì 20 giugno 2008

I CENTO PASSI




 

clicca qui per il video/audio  Modena City Ramblers - I Cento passi :  http://youtu.be/KUpcxdg2Iqs

"Sei andato a scuola?Sai contare?"

"Come contare?"

"Come contare?1,2,3,4,sai contare?"

"Si,so contare"

"Sai camminare?"

"So camminare"

"E contare e camminare insieme lo sai fare?"

"Si!Penso di si!"

"Allora forza!Conta e cammina!dai... 1,2,3,4,5,6,7,8..."

"Dove stiamo andando?"

"Forza!Conta e cammina!9... 90,91,92,93,94,95,96,97,98,99 e 100!Lo sai  chi ci abita qua?  

 A?  U zù Tanu ci abita qua!!"

"Cento passi ci sono da casa nostra, cento passi!"

 
( dal film "I cento passi" di M.T.Giordana) 


"E' solo un mafioso, uno dei tanti" 

"E' nostro padre" 


"Mio padre! La mia famiglia! Il mio paese!  Io voglio fottermene!  Io voglio scrivere che la 

mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare!" 

....

"Noi ci dobbiamo ribellare" 


(dal film "I cento passi" di M.T.Giordana)



Tutto su Modena City+Ramblers: http://www.musictory.it/musica/Modena+City+Ramblers



CLICCA QUI per testo e video:

http://www.testitradotti.it/canzoni/modena-city-ramblers/i-cento-passi



Peppino Impastato



Peppino Impastato venne assassinato il 9 maggio 1978.


Il suo corpo fu dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani.
Il fatto non destò il clamore dovuto, forse anche perché lo stesso giorno veniva ritrovato, in via Caetani a Roma, il corpo del presidente della DC Aldo Moro.
In un primo tempo le indagini si orientarono sull’ipotesi di un tentativo di attentato terroristico compiuto dallo stesso Impastato, o di un suicidio.
Solo in seguito si riconobbe la matrice mafiosa
del delitto.

Giuseppe Impastato nacque a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa, di cui faceva parte il capomafia Cesare Manzella, cognato del padre.






Cesare Manzella (Cinisi, 18 dicembre 1897 – Cinisi, 26 aprile 1963)
Dopo un periodo di permanenza negli Stati Uniti, dove trascorse diversi anni nell'organizzare una catena di case da gioco a Chicago, Manzella, dopo essere stato espulso dalle autorità statunitensi nel 1947, fece il suo ritorno a Cinisi dove era proprietario di una vasta piantagione di cedri.
Fu membro della prima Commissione mafiosa siciliana formatasi nel 1958. Manzella era coinvolto nel contrabbando di sigarette e nel traffico di eroina. Fu protagonista della prima guerra di mafia scoppiata tra la cosca dei Greco, guidata da Salvatore Greco, e il clan La Barbera, a causa del sabotaggio di un grosso carico di eroina.
Manzella scelse di affiancare i Greco e divenne l'obiettivo principale della cosca rivale.

Venne ucciso il 26 aprile 193, in un agguato nella sua Giulietta imbottita di tritolo.

A lui succedette come capoclan della Mafia di Cinisi Gaetano Badalamenti.

L'attività di Peppino Impastato contro la Mafia sembra essere stata ispirata dal brutale omicidio di Manzella, quando il giovane Peppino aveva solo 15 anni d'età

Peppino, ancora ragazzo, rompe con il padre, che lo caccia via di casa, e avvia un'attività politico-culturale antimafiosa.






"Nato nella terra dei vespri e
degli aranci, tra Cinisi e Palermo
parlava alla sua radio,


negli occhi si leggeva la voglia di cambiare,


la voglia di giustizia che lo portò a lottare
aveva un cognome ingombrante e rispettato
di certo in quell'ambiente da lui poco onorato,
si sa dove si nasce ma non come si muore
e non se un ideale ti porterà dolore. "
(Dalla canzone I Cento Passi dei Modena City Ramblers)




Nel 1976 fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, e in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti, che avevano un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell'aeroporto.
Il programma più seguito era Onda pazza, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e politici.


Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali.



Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale.
Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale
.



"I miei occhi giacciono
in fondo al mare
nel cuore delle alghe
e dei coralli."







Nel maggio del 1984 l'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, sulla base delle indicazioni del Consigliere istruttore Rocco Chinnici, che aveva avviato il lavoro del primo pool antimafia ed era stato assassinato nel luglio del 1983, emette una sentenza, firmata dal Consigliere Istruttore Antonino Caponnetto, in cui si riconosce la matrice mafiosa del delitto, attribuito però ad ignoti.

Nel 1986 vennero pubblicati: il volume La mafia in casa mia sulla vita della madre di Giuseppe Impastato, e il dossier Notissimi ignoti, che indicavano come mandante del delitto il boss Gaetano Badalamenti (nel frattempo condannato a 45 anni di reclusione per traffico di droga dalla Corte di New York) al quale nel 1988 il Tribunale di Palermo inviò una comunicazione giudiziaria.


Gaetano Badalamenti (Cinisi, 14 settembre 1923 – Ayer (USA), 29 aprile 2004) fu tra i membri più potenti di Cosa Nostra.
"Don Tano" Badalamenti fu il capomafia della sua città natale Cinisi in Sicilia, capeggiò la Cupola Mafiosa nel 1970 e diventò uno dei maggiori trafficanti di eroina di Cosa Nostra. Nel 1987 fu condannato negli Stati Uniti a 45 anni di reclusione in una prigione federale per essere stato uno dei leader della allora chiamata Pizza Connection, un anello di narcotraffico del valore di 1,65 miliardi di dollari. Questo business mafioso importava eroina dal Medio Oriente e utilizzava come centro di spaccio il retro di molte pizzerie degli stati uniti medio-occidentali dal 1975 al 1984.







Ma, nel maggio del 1992, Il caso Impastato fu archiviato, per l’impossibilità di individuare i colpevoli pur ipotizzando la possibile responsabilità dei mafiosi di Cinisi alleati dei corleonesi.
"Seduto se ne stava e silenzioso
stretto a tenaglia tra
il cielo e la terra
e gli occhi fissi nell'abisso. "
Nel maggio del 1994 una petizione popolare ottiene
la riapertura dell'inchiesta, con il coinvolgimento del mafioso “pentito” Salvatore Palazzolo, affiliato alla mafia di Cinisi, che indica
in Badalamenti il mandante dell'omicidio assieme al suo vice Vito Palazzolo.
Inoltre i familiari di Impastato chiesero di allargare le indagini su episodi
non chiariti, riguardanti il comportamento dei carabinieri subito dopo il
delitto.

Nel novembre del 1997 viene emesso un ordine di cattura per Badalamenti, incriminato come mandante del delitto e, nel marzo del 1999, si svolge l'udienza preliminare del processo contro Vito Palazzolo.
Il 6 dicembre 2000 fu approvata una relazione sulle responsabilità di rappresentanti delle istituzioni nel depistaggio delle indagini.
Il 5 marzo 2001 la Corte d'assise ha riconosciuto Vito Palazzolo colpevole e lo ha condannato a 30 anni di reclusione.
L'11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti è stato condannato all'ergastolo.

Peppino Impastato dedicò la sua vita a lottare contro la mafia con la sua attività culturale e d’informazione. Non solo attraverso la sua radio ma anche attraverso i suoi scritti, pubblicati dopo la sua morte.

Amore non ne avremo (poesie di Peppino Impastato) a cura dei compagni di Peppino - Edizioni Ila Palma - Aprile 1990
Giuseppe Impastato. Lunga è la notte. Poesie, scritti, documenti, a cura di Umberto Santino, Centro Impastato, Palermo 2002-2006


A Peppino Impastato sono state dedicate molte opere tra cui:
Il film I cento passi di Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio nel ruolo di Impastato, una ricostruzione abbastanza libera dell'attività di Peppino; i "cento passi" , usati come metafora dal regista, sono quelli che separavano casa sua da quella del boss Tano Badalamenti.


La canzone incisa dai Modena City Ramblers omonima al film di Giordana e sua colonna sonora, presente nell'album ¡Viva la vida, muera la muerte!.




La canzone di Lautari e Carmen Consoli il cui testo è la poesia Ciuri di Campo di Peppino.

Ciuri di Campo
"Ciuri di campo chi nasci biati
l''occho di cu lu pasci
ciuri di campo chi crisci
e la lapuzzainchi li vischi
ciuri di campo che
chianci la terra chianci lu cori

ciuri chi nasci ciuri chi crisci
ciuri chi mori
chianci la terra chialci lu cori

come ciuri di campu nascisti

e la terra ti fici di matri

comu ciuri di campo criscisti

e la lotta ti fici li patri

come ciuri di campo muristi

na sira i maju chi stiddi tristi"

giovedì 5 giugno 2008

FESTA DI FINE ANNO




FESTA ALL'ANGIOY




Sabato 7 giugno 2008, a partire dalle ore 10.00

presso lo spazio antistante l’ingresso principale della scuola si celebra la conclusione dell’anno scolastico


Si svolgerà il gioco “OCCHIO AL DETTAGLIO” con premi ( lettore MP3 memoria 4GB) in palio per chi acquista un biglietto



Verranno premiati gli alunni che hanno vinto, nel corso dell’anno scolastico 07/08, competizioni individuali e di gruppo ( Magnex lettore MP4, MP3, WMA, AVI Video & JPEG Pictures 4 GB- xx-Walkee, MegaCom USB, lettore MP3, WMA, WAV con display
- PenDrive USB 2.0 Flash Drive TDK 4 Gb)



Verranno letti brani dal libro di Todde “Al caffè del silenzio” -
dall' attore Mirko Ledda , con accompagnamento piano




Si esibiranno:


Danzatrice di danza orientale arabo andalusa

Luca Dettori 5bchim
Giuseppe Bossi 1H
SMILERS

MIRRORS DREAMS

D.O.C. SOUND
ROSS THE MATE






martedì 27 maggio 2008

IL GIORNALE DELLA SCUOLA- SULL'ALCOLISMO

IMMAGINIAMO DI SCRIVERE UNA LETTERA AL GIORNALE DELLA SCUOLA.


NE ABBIAMO PARLATO IN CLASSE E ABBIAMO SCRITTO
DELLE LETTERE SUL PROBLEMA DELL'ALCOL TRA I GIOVANI.


ECCO ALCUNI ESEMPI

" Caro giornale della scuola,


Sono A. M.,un alunno dell'Istituto tecnico industriale e vorrei esporre al preside ed ai suoi collaboratori il problema molto preoccupante dell'alcol, nella speranza di ricevere una risposta.

L'abuso di alcol tra i giovani secondo me è dovuto
soprattutto alla non socializzazione e ad una mancanza di armonia tra i giovani.


Da alcuni studi effettuati negli ultimi anni, il numero dei consumatori di alcol aumenta del 9,2% tra ragazzi che hanno solamente tra 14 e 15 anni. Altri studi confermano che il 7% dei giovani si ubriaca tre volte alla settimana: birra,vino e cocktails sono gli alcolici preferiti per 400mila ragazzi.

Si è capovolta una modalità di assunzione del vino, che fino ad una decina di anni fa era quasi esclusivamente legata ai pasti e che invece ora gli adolescenti preferiscono "fuori pasto"; il trend in ascesa parla di un incremento del 3,9% tra i maschi e il 27,6%tra le femmine.


Noi giovani beviamo alcol "a tutto andare" e beviamo così
tanto perchè bere fa sentire più sicuri nelle discoteche, fa diventare più loquaci e dà al gruppo di amici la sensazione di essere trandy.

Chi non beve è considerato come un diverso, uno che non
trasgredisce, un allineato, ecco quindi che la bottiglia di birra diventa un simbolo e dà il messaggio di essere uno del gruppo.

La cosa che mi preoccupa ancora di più è che gli adulti non fanno niente di concreto per porre rimedio almeno un po' a questa situazione. Si parla tanto e non si fa niente!

I giovani dovrebbero essere più informati ed indirizzati,
devono sapere che in caso di necessità possono rivolgersi al medico di famiglia,
ai servizi ed alle associazioni presenti nel territorio, ma soprattutto devono
poter contare sulla famiglia e sulla scuola per essere informati.


Molti di noi giovani non sanno i vari problemi che l'alcol può causare, dal punto di vista fisico e mentale.

Quindi vorrei che la scuola se ne occupasse, per cercare di combattere questo problema così grande, organizzando delle attività sportive e di svago per tutti i ragazzi e corsi di informazione sull'acol, nell'intento di far capire ai ragazzi che bere spesso è una forma di autodistruzione."

Anbarasan Marongiu III A ele












Ai ragazzi della mia età"Con questa lettera vorrei rivolgermi ai ragazzi della mia età su un problema che oggi in Italia è sotto gli occhi di tutti: l'abuso di alcol tra i giovani.


Secondo i dati forniti dall'Osservatorio nazionale alcol dell'Istituto superiore di sanità, sono 70.000 i ragazzi sotto i 16 anni che fanno uso di alcolici con l'unico scopo di ubriacarsi.
Questa abitudine dei giovani è raddoppiata dal 1994 al 2006 ed il problema persiste anche dopo i 18 anni.
Ciò provoca altri problemi a catena: gli incidenti stradali e i danni alla salute.


I ragazzi devono riflettere su questi dati e chiedersi se il loro comportamento è corretto quando sono in discoteca o al bar con gli amici e se pensano, al momento di mettersi al volante, che su un totale di circa 170.000 incidenti stradali circa 50.000 sono causati dalla guida in stato di ebrezza.



Penso che sia quasi banale e scontato associare questo problema alla scarsa educazione e formazione fin da bambini. Con questo non voglio dire che le colpe siano esclusivamente dei genitori, ma anche di un sistema ed una mentalità che attualmente portano troppo facilmente i giovani all'alcol.


Per esempio, i luoghi dove il fenomeno è sempre più sentito, come le discoteche, non aiutano certo a migliorare la situazione: di questi tempi pensare ad un sabato analcolico in discoteca è un'idea folle; infatti la vendita di questi prodotti porta denaro ai gestori dei locali e di conseguenza, per motivi di interesse, è impensabile che
non si vendano alcolici in questi luoghi.



Anche le istituzioni da questo punto di vista stanno fallendo clamorosamente. I nostri
rappresentanti continuano a puntare sull'idea del proibizionismo, secondo me inutile.
Bisognerebbe lavorare sulla fonte del problema, cioè l'educazione e la formazione della persona fin da giovanissima età. Ora si sta pensando a rimedi per provare a migliorare un po' la situazione, come per esempio, le etichette shock sulle bottiglie, come nei pacchetti di sigarette; pene più dure per coloro che trasgrediscono; controlli
più accurati.

Oppure bisognerebbe ispirarsi ad idee già adottate in altri paesi europei, come quella del Bobby,cioè la persona che, all'interno di un gruppo di amici, non beve per riportare a casa senza rischi gli amici che invece hanno esagerato un po' troppo.
O ancora, la campagna di sensibilizzazione gestita dalle discoteche, con la proiezione di filmati sulle "stragi del sabato sera", che hanno l'intento di far nascere dentro ai ragazzi la consapevolezza di quello che può causare un bicchiere di troppo.
Detto questo, ribadisco la mia tesi: bisogna lavorare sull'educazione, quindi portare a scuola i filmati shock. solo in questo modo si può riuscire a sensibilizzare le persone.
Ma anche i genitori devono assumere un ruolo essenziale e portare il buon esempio all'interno della famiglia."

Aldo Milia III A ele

lunedì 12 maggio 2008

DICIAMO LA NOSTRA SUI DEBITI SCOLASTICI

Un commento sui debiti e sui corsi di recupero.





Organizzare i corsi di recupero nella nostra scuola non è stato facile.




Molti corsi programmati non sono mai partiti e molti non sono stati frequentati dagli studenti nonostante fossero obbligatori .







Chi li ha seguiti potrà dare un suo parere sulla loro efficacia e potrà provare a proporre soluzioni diverse al nostro problema: per gli studenti è sempre più difficile studiare.





Non riescono ad applicarsi, a concentrarsi, fanno molta fatica a leggere poche pagine del libro di testo e a memorizzare i concetti, tendono a demoralizzarsi e ad abbandonare al primo tentativo.





PERCHE'?



Sono svogliati e non si sentono all'altezza di risolvere i problemi.












Eppure è proprio questo che la scuola deve insegnare loro, perchè la scuola e lo studio hanno il compito di accompagnare i ragazzi dalla età infantile, in cui sono in tutto sostituiti dai genitori e non si assumono nessuna responsabilità, all'età della maturità,



in cui devono camminare da soli,

non solo nel mondo del lavoro, che spesso purtroppo è ancora lontano,


ma soprattutto nella vita...






COSA NE PENSI?




Blogger Davide Marceddu ha detto...
E' un eresia parlare solo di corsi di recupero.Quando la dirigenza e non solo si mettera a pensare per suportare uno studente del 2008 (e non uno del 1956) magari le cose andranno meglio.Per ora la dirigenza si è solo pulita la coscienza per il piano assenze con il tetto massimo,cosi non si puo piu dare la colpa alla didattica dei loro colleghi. D.Marceddu
31 luglio 2008 15.15
Elimina
Blogger Centro di ascolto ha detto...
CON LE NUOVE INIZIATIVE DEL POR ACCOGLIENZA CON LA SALA STUDIO, MUSICA,AUDIOVISIVI E INFORMATICA, CON LA SALA ACCOGLIENZA ED I BUONI PASTO... FORSE IL SUPPORTO AGLI STUDENTI E'PIU' ADEGUATO AL 2008?
3 novembre 2008 11.15